“Mentre il governo con una mano dispone nei porti italiani l’innalzamento delle misure di sicurezza al livello 2 per il rischio terrorismo, con l’ altra sta continuando ad attuare lo smantellamento del servizio antincendio portuale e del servizio sommozzatori dei vigili del fuoco in ossequio alle norme sulla spending review”.
Lo rende noto Antonio Brizzi segretario generale del Conapo, il sindacato autonomo vigili del fuoco.
“Al fine di rispettare i vincoli ragionieristici di revisione della spesa – spiega il segretario del Conapo – il ministro Alfano a fine luglio 2015 aveva emanato un decreto che prevede la riduzione del numero dei vigili del fuoco in tutti i distaccamenti a protezione dei porti, che arriva quasi al dimezzamento dei vigili del fuoco nei porti di Napoli, Venezia e Livorno. E’ prevista anche la chiusura di sette nuclei sommozzatori e la rottamazione delle unità navali antincendio di grosse dimensioni ritenute troppo onerose seppur funzionali, per sostituirle con imbarcazioni piu’ piccole e non adatte a grossi incendi. Una misura fortemente contestata dal nostro sindacato e che ora appare addirittura paradossale con il rischio terrorismo alle porte “.
“Se ci aggiungiamo che hanno tagliato anche i fondi per la formazione e gli addestramenti auguriamoci che non accadano mai atti terroristici perché i tagli sulla sicurezza e sul soccorso pubblico poi si pagano. Chiediamo una urgente inversione di tendenza, si assuma nei settori della sicurezza e si mettano in efficienza i vigili del fuoco nautici e sommozzatori che svolgono un servizio di soccorso insostituibile” conclude il leader sindacale.
Conapo
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