Francesco Mazzarella, Ingnere classe 1944, che tra poco sarà nominato senatore dell’Ordine degli Ingegneri, si è occupato in passato di mettere in sicurezza per evitare il crollo post sisma del 1980 ben 350 fabbricati del centro storico di Napoli e aveva contatti giornalieri, nella qualità di grande esperto di edifici in muratura, con il Provveditore alle Opere Pubbliche ing Paolo Martusciello, per lo sgombero coatto dei fabbricati prossimi al crollo.
Alla luce dei fatti di Amatrice, memore delle sue esperienze da esperto di messa in sicurezza dell’edilizia, Mazzarella commenta così i fatti del centro Italia e scrive in una nota rivolta alla stampa:
“In quei giorni terribili ho visionato direttamente oltre 2500 fabbricati del centro storico di Napoli : quartieri spagnoli, sanità,corso Vittorio Emanuele , Salvatore rosa eccc. Anche essendo profondo conoscitore della realtà edilizia napoletana sono rimasto sbalordito a trovare fabbricati che non avevano nessun motivo statico per stare in piedi tale era il degrado e tale era assurda e carente la tecnica costruttiva con cui erano stati eseguiti con malte povere di calce e per di piu’ completamente vaporizzate . Cioè al posto delle malte vi era solo polvere e le pietre di Tufo in effetti risultavano una poggiata sul l’altra senza nessuna possibilità di resistere al minimo terremoto .Talvolta sui fabbricati dei quartieri spagnoli costituiti da un solo piano erano state eseguiti ben 5 livelli in sopra elevazione in tempi successivi e con tecniche diverse una dall’altra . Ebbene quei fabbricati stavano in piedi solo perché contrastati un l’altro . Feci una relazione a quel tempo al provveditore ai LL.PP. e al Commissario Straordinario di Governo facendo presente che un terremoto del 6°grado con epicentro Napoli avrebbe raso al suolo tutti I quarteri Spagnoli . Dopo un esame approfondito Fu redatto un piano in cui sotto il comando dell’ing Direttore Del comune di Napoli Meloni bisognava iniziare le demolizioni di ber 47 fabbricati che risultavano prossimi al crollo . L’ordine fu annullato dal sindaco Valenzi -per motivi politici e di ordine pubblico all’ultimo minuto . Nulla è stato fatto dopo quei giorni e molti di quei fabbricati sono in pericolo di crollo tuttora . La politica vincoli sta ha alla fine preso il sopravvento e poi gli ambientalisti e poi le Soprintendenze . Pensate con tutto quello che è successo negli anni scorsi con migliaia di morti per crolli sismici il nuovo piano regolatore di Napoli vieta la ristrutturazione edilizia nel centro storico ed un fabbricato costruito prima di 50anni fa automaticamente viene vincolato . Oggi a Napoli i fabbricati del centro storico possono solo essere sottoposti al recupero delle facciate!!!!!Intanto Un terremoto a Napoli potrebbe provocare 300:000 morti peggio di una bomba atomica .tale evento non è stato mai preso in considerazione dagli ambientalisti che hanno vincolato ogni cosa . A mio avviso i cittadini hanno il diritto di vivere in case antisismiche e degne di un uomo del 2000 e lo Stato ha il dovere di rispettare i diritti dei cittadini . Bisogna cambiare la legge di tutela dei beni ambientali . Le soprintendenze debbono tutelare i monumenti e il paesaggio in senso lato e no i singoli fabbricati privati . I centri storici vanno tutelati dai comuni in cui decide il consiglio nominato dai cittadini e non vincolati dal parere sicuramente negativo dell’impiegato della soprintendenza semmai messo a quel posto dall’associazione ambientalista per la quale tutto deve rimanere ingessato ed intoccabile fino alla fine dei tempi .in questi giorni ho letto una quantità di errori: La bonifica di un fabbricato in muratura non costa il 10% del costo di costruzione come ho letto in questi giorni e questo lo posso affermare come ex titolare di una impresa di costruzioni a carattere nazionale e comunque non risolverebbe il problema della resistenza alle spinte orizzontali . I fabbricati marci vanno demoliti e semmai ricostruiti ex novo ma antisismici . Il recupero statico e’una attività estremamente costosa e può essere applicata solo agli edifici di pregio e quelli di importanza storica . Bisogna Avere il coraggio Di cambiare le leggi ed eliminare i vincoli che bloccano la ristrutturazione dei fabbricati fatiscenti nei centri storici e pensare un pò Di piu’ai cittadini italiani che hanno il diritto di dormire in case moderne e sicure . Il Governo abbia il coraggio di guardare al futuro e non al passato e investa le sue risorse a vantaggio di una edilizia moderna e sicura e non a disperdere le nostre risorse con gli immigrati. Stiamo tutti piangendo per i 280 morti del piccolo borgo di Amatrice senza pensare che nella città metropolitana di Napoli vivono otre 4milioni di persone ..immaginiamo solo per un secondo cosa potrebbe avvenire nel degrado del ns territorio se la scossa avesse epicentro in città con magnitudo 6……… . Che Dio ci salvi dall’ignoranza che ci governa .”
Ing. Francesco Mazzarella Esperto in ristrutturazione edilizia di fabbricati in tufo
Ex presidente dell ‘Ass, Nazionale delle Imprese Edili della Confapi.
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