Nel primo tempo ha dominato un Atletico Sorrento poco presente e concentrato, a tratti paralizzato. Una buona conclusione di Astarita (13) preannuncia la rinascita della squadra rossonera che passa in vantaggio con un gol a firma di Alessio Liguori. L’Atletico Sorrento al termine del primo tempo può tirare un sospiro di sollievo.
Nella ripresa il campo diventa rovente: l’Atletico è concentrato e ben disposto a portare a casa la vittoria dimostrando anche un migliore gioco di squadra mentre il Santa Maria Assunta tenta di rimontare. Il secondo gol della squadra rossonera a firma di Cuomo inasprisce gli avversari che tentano la rimonta con il gol di Negrone. Dopo alcune cattive conclusioni Liguori segna la terza rete siglando il 3 – 1 per la squadra di Mr Ferrara che conclude il match con il gol del giovane Astarita.
La prima giornata della terza categoria girone B in campo sorrentino può concludersi con un bilancio in positivo. Ha arbitrato la partita Andrea Zoppi di Castellammare di Stabia. Il prossimo match vedrà l’Atletico Sorrento contro lo Sporting San Giorgio.
Durante la conferenza stampa soddisfatti si sono detti due dei giocatori chiave di questo match: Federico Cuomo e Alessio Liguori: «C’era un po’ di emozione ma tutto sommato l’importante è vincere» ha dichiarato entusiasta l’autore della doppietta.
«Siamo partiti troppo contratti – ha aggiunto Federico Cuomo – per alcuni era anche la prima partita, bisogna sicuramente entrare più decisi, più cattivi e grintosi in campo»
«La problematica essenziale del primo tempo è stata la non concentrazione – ha aggiunto il Mister Marcello Ferrara – probabilmente molti di loro l’hanno vissuta in maniera sbagliata. Quasi alla fine del primo tempo, dopo il vantaggio del gol, ho ritenuto opportuno cambiare assetto tattico schierando un 4-4-2 che ci ha permesso di essere più coperti. La squadra ha punti deboli ma anche tanti pregi. Abbiamo creato questo gruppo, in primis il presidente Antonino Schisano, con l’obiettivo di creare una squadra con soli ragazzi di Sorrento che ci tengano alla propria maglia. Quindi bisogna premiare l’impegno, la voglia e i sacrifici e i risultati in parte si sono visti».
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