Mecenatismo e arte. Sono stati questi i punti cardini dell’appuntamento informativo che si è tenuto venerdì 25 novembre presso l’info point dell’Anfiteatro romano di Avella conclusosi con il ritrovato gusto della gastronomia storica della tradizione avellana. Oggi in Italia c’è un regime fiscale agevolato, nuovo per chi sostiene la cultura con donazioni in denaro. Si chiama Art Bonus, ed è un credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro che i singoli cittadini o le aziende fanno a favore del patrimonio culturale pubblico.
L’Art Bonus rappresenta un’autentica rivoluzione per l’Italia, che possiede un patrimonio culturale unico al mondo e ciascun cittadino può contribuire a proteggerlo e a tra,mandarlo con un semplice gesto. Donare significa quindi prendersi cura del patrimonio culturale italiano. Come fare? Basta registrarsi al portale www.artbonus.gov.it e mettere in vetrina il proprio bene /intervento da sostenere. A questo punto bisogna comunicare attraverso il portale Art Bonus ed il proprio sito istituzionale l’ammontare delle erogazioni che si ricevono e il loro utilizzo.
L’appuntamento è stato voluto fortemente dalla dott.ssa Carmen Loiola, delegata ai beni culturali dell’attuale amministrazione, fermamente convinta che per la salvaguardia e riqualificazione dei beni culturali di Avella bisogna puntare anche al mecenatismo d’arte, che altro non è che un atto di sensibilità nei confronti del patrimonio delle opere d’arte, architettoniche e archeologiche che sono depositarie delle nostre origini.
Dopo il saluto istituzionale e gli onori di casa del Sindaco Avv. Domenico Biancardi, la dott.ssa Carmen Loiola ha introdotto l’argomento e l’importanza dell’Art Bonus (chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno dei beni culturali, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta) e per l’occasione è stato proiettato un breve filmato/memorandum in cui si sono visti esempi concreti di interventi di recupero dei beni proprio grazie al mecenatismo e delle schede informative di reperti di Avella che possono essere restaurati grazie all’Art Bonus. A seguire il dottore Antonio Russo, specialista in materie finanziarie per gli enti locali, ha affrontato l’argomento della procedura e vantaggi dell’Art Bonus.
A rendere ancora più accogliente l’atmosfera è stata la tradizione natalizia avellana poichè la storia e la cultura di un luogo passano anche dalla cucina. Lo chef Francesco Fusco del ristorante-orto “Il Moera” ha realizzato per l’occasione un menù ispirato alle antiche pietanze della tradizione del Natale ad Avella con dessert con ricotta (Malvizza) e miele, scialatielli alle noci, minestra maritata. Protagoniste della serata le nocciole (noccioro) e le castagne, prodotti tipici del territorio avellinese. Le caldarroste servite nel classico “cuppetiello” hanno regalato al menù un tocco in più. Il tutto è stato accompagnato da una selezione di vini delle cantine Sella delle spine.
Il brindisi finale con spumante rigorosamente campano, addolcito dalla “cubaita” della maestra gelatiera Pina Molitierno, la pregiata cassata avellana ed il panettone tradizionale direttamente dallo storico ricettario della pasticceria Pesce hanno concluso una serata all’insegna delle tradizioni, dell’arte e della buona cucina avellana.
Anna Feroleto
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