Per la stagione 2016-17 “Teatro edificante #civadosicuro”, il Teatro Area Nord di Napoli ospiterà sabato 14 gennaio 2017 alle ore 20:30 e domenica 15 gennaio 2017 alle ore 18:00 Animali notturni. Il testo di Juan Mayorga, drammaturgo spagnolo tra i più interessanti della sua generazione, va in scena per la regia di Carlo Cerciello. L’allestimento è un recente successo prodotto da Teatri Associati di Napoli e Napoli Teatro Festival Italia. Gli interpreti sono Lello Serao, Luca Saccoia, Sara Missaglia e Imma Villa. L’integrazione tra cittadini stranieri, il rapporto tra carnefice e vittima, e ancora la solitudine esistenziale e la violenza della vita quotidiana, sono i temi di questa vicenda che ha per protagonisti un traduttore sotto occupato senza permesso di soggiorno (l’Uomo alto) e un meschino individuo (l’Uomo basso), assieme alle rispettive consorti. Biglietti: 15 euro; parcheggio custodito e servizio navetta gratuiti.
Sabato 14 gennaio 2017 alle ore 20:30 e domenica 15 dicembre 2017 alle ore 18:00
Teatro Area Nord – via Nuova Dietro la Vigna 20, (Piscinola) Napoli
ANIMALI NOTTURNI
di Juan Mayorga
con Sara Missaglia, Luca Saccoia, Lello Serao, Imma Villa
regia Carlo Cerciello
Un traduttore sotto occupato senza permesso di soggiorno (uomo alto), incapace di ribellarsi al ricatto di un cittadino medio e mediocre, frustato dalla propria ignoranza (uomo basso), che lo costringe a un’amicizia forzosa che si trasforma in una forma di schiavitù. Le rispettive mogli sognano una vita parallela, lontana dalla realtà opprimente e abitudinaria.
Produzione: TEATRI ASSOCIATI DI NAPOLI / NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA (2016)
Biglietti: 15 euro – parcheggio custodito gratuito + servizio navetta gratuito (per info: 333. 5496507)
INFO: tel. 081.5851096 – 340.1098705 – www.liberascenaensemble.it – [email protected]
SINOSSI
Juan Mayorga è il drammaturgo spagnolo più rappresentativo della sua generazione. Le sue creazioni denotano sempre una rilettura del passato, alla luce del presente, senza cadere nei canoni del realismo e con un’attenzione rivolta ai valori della parola, al relativismo e alla libertà di interpretazione dello spettatore. Animali notturni nasce come elaborazione di un testo breve, su commissione del Royal Court di Londra, che aveva proposto a Mayorga di trattare un tema di carattere politico nel contesto spagnolo. La scelta si concentra sul problema, di straordinaria attualità, dell’integrazione dei cittadini stranieri. L’autore recupera e sviluppa una questione già affrontata nella sua opera precedente, Himmelweg: la visione del rapporto tra carnefice e vittima, oltre l’esplicitazione della violenza, all’interno della vita quotidiana. I quattro personaggi del testo, due coppie, devono agire nell’ombra come “animali notturni”: la dissimulazione e il “non detto” sono gli strumenti di cui si servono per difendere il proprio spazio vitale.
NOTE DI REGIA
«Il testo di Mayorga ci pone dinanzi a due coppie che abitano nello stesso condominio: L’Uomo alto traduttore sottoccupato senza permesso di soggiorno e la Donna alta, sua compagna di vita e di lavoro; l’Uomo basso, cittadino medio e mediocre, frustrato dalla propria ignoranza e affascinato dal mondo delle lettere e la Donna bassa, casalinga teledipendente devota al marito. Si tratta di vite compresse, sotto vuoto, incapaci di reali rapporti, confinate all’interno di un’anormale normalità. Ognuno ha il proprio segreto da nascondere. I personaggi femminili sognano una vita parallela, alla ricerca di un’alternativa alla solitudine del presente e si rifugiano nelle fantasie di amanti misteriosi o dentro la visione di programmi televisivi notturni. I personaggi maschili, invece, celano alle proprie compagne il gioco meschino che li lega assoggettandoli l’un l’altro. L’Uomo basso, infatti, costringe l’Uomo alto a farsi carico di un’amicizia forzosa, che sfuma poco a poco in una sottile forma di schiavitù. L’Uomo alto, convinto di poter ribaltare a suo vantaggio la situazione in virtù della sua presunta superiorità culturale, finirà, dunque, per restare imbrigliato nelle maglie dell’elementare pragmatismo dell’Uomo basso. La vita di questi personaggi implode su se stessa, l’esterno e l’interno sono asfittici e negano qualsiasi simbolica apertura, una lampadina difettosa, la luce del televisore sempre acceso, il lampeggiare ossessivo delle luci nel reparto ospedaliero, tracciano la mappa dei piccoli corti circuiti esistenziali delle due coppie e quella di una vita celata alla luce del sole, aberrata, squilibrata e disomogenea. Nelle intenzioni dell’autore, Animali notturni, si configura, come una sottile parabola sull’incapacità dell’intellettuale di ribellarsi al capriccio del potente, al quale l’intellettuale lega per necessità la sua sopravvivenza, finendone, però, schiacciato e annullato nell’identità; ma al di là dell’esercizio seduttivo del potere e del tema tanto caro a Mayorga relativo al rapporto perverso tra vittima e carnefice, Animali notturni propone con estrema lucidità il tema della solitudine esistenziale, malamente riempita dall’abitudinarietà e dall’incapacità di reagire ai ricatti affettivi con i quali puntelliamo quotidianamente la paura della solitudine stessa, al punto da costruire e percorrere una vita basata su rapporti, sostanzialmente, falsi e precari».
Juan Mayorga Madrileno, nato nel 1965, è uno dei drammaturghi più interessanti della scena internazionale. Premio Nacional de Teatro 2007 in Spagna, conta una formazione forse atipica ma versatile: una laurea in matematica, una in filosofia e un dottorato in filosofia della storia. Nel 1998 frequenta a Londra la Royal Court Residency, sotto la guida di Sarah Kane e Meredith Oakes e nello stesso anno insegna Drammaturgia e Filosofia presso la Real Escuela Superior de Arte Dramático de Madrid. In Italia è stato pubblicato da Ubulibri e Luca Sossella editore. Il Teatro di Mayorga è un “teatro politico”, non a sostegno degli ideali ma promotore di idee. Un teatro che sappia essere parte integrante della formazione di una società organizzata, la polis. Nel 2008 escono per Ubulibri, le quattro commedie della sua maturità, scritte tra il 2003 e il 2006: Himmelweg; Animali notturni; Hamelin; II ragazzo dell’ultimo banco. Mayorga sostiene spesso che “il teatro accade nel pubblico, non nei ruoli ideati, nemmeno nella scena che occupano gli interpreti. Il teatro accade nell’immaginazione, nella memoria, nell’esperienza dello spettatore”.
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