Un decennio fondamentale. I prossimi due lustri sono individuati nel Libro Bianco europeo sui trasporti del 2011 – in cui la Commissione europea promuove l’adozione di una strategia globale (Trasporti 2050) per un sistema di trasporti competitivo e sostenibile – come periodo di svolta nel settore della mobilità, in cui potenziare le aree principali cancellando inciampi burocratici e incrementare l’occupazione raggiungendo dieci ambiziosi obiettivi per realizzare un sicuro progresso: tra i punti cardine del programma, l’eliminazione dalle strade di oltre il 50 % del trasporto su gomma di passeggeri su media distanza e del flusso merci su lunga distanza, favorendone il passaggio ad altre modalità come le Autostrade Del Mare, che sono in netta crescita, allo scopo di ridurre del 60 % le emissioni di CO2, progetto a cui contribuirà entro il 2050 anche la graduale eliminazione dalle città dei veicoli alimentati con carburanti tradizionali, con il conseguente decremento della domanda di petrolio dalle cui importazioni l’Europa è tuttora estremamente dipendente per coprire il 96 % del fabbisogno energetico del settore dei trasporti.
L’obiettivo strategico che interessa più direttamente le AdM è quello di raggiungere entro il 2030 la riduzione del 30% del trasporto di merci su strada per più di 300 km favorendo altri mezzi come la ferrovia e le vie navigabili – e più del 50% entro il 2050, creando infrastrutture adeguate e ampliando dei corridoi merci efficienti ed ecosostenibili.
Una nuova sfida, quindi, attende l’UE, quella di trasformare radicalmente il sistema dei trasporti, concretizzando il progetto di una mobilità multimodale assistita da sistemi informativi allavanguardia: è una metamorfosi epocale di un intero settore che richiede la piena collaborazione di tutti i soggetti interessati con esperti di fama internazionale, fra cui molti relatori delle varie edizioni dell’Euromed Convention From land to sea annualmente organizzata dagli armatori napoletani Grimaldi per promuovere limplementazione delle ADM, che risultano altamente qualificate per offrire unalternativa sicura, confortevole e veloce per i viaggi nel Mediterraneo tra Italia, Spagna e Grecia. Le Adm sono all’avanguardia in campo sociale e turistico per lo spostamento di grandi masse di viaggiatori, pellegrini, comitive, scolaresche, associazioni culturali che desiderano raggiungere città darte, luoghi di preghiera, capitali, località balneari, centri di aggregazione e divertimento: le direttrici di viaggio sono in continuo aumento e attestano il successo di questa formula vincente che ha il grande merito di salvaguardare l’ambiente sottraendo buona parte del trasporto su gomma auto, moto, pullmann, camion, Tir – dalle strade rotabili, contribuendo in misura notevole a circoscrivere l’inquinamento acustico, la saturazione del traffico e le emissioni di gas nocivi che ne conseguono.
Nella prima metà di questanno – nell’ambito del progetto Med-Atlantic ecobonus per il sostegno del trasporto marittimo a corto raggio – sarà sottoposta alla Commissione europea la proposta di incentivi comunitari per lo sviluppo delle Autostrade del Mare nei mercati di Mediterraneo e Atlantico, per estendere a tutta l’Europa il marebonus italiano (ideato per incoraggiare gli armatori che caricano i Tir sulle navi); infatti, le autostrade del mare risultano sempre più convenienti anche su percorrenze di solo 600 chilometri e – per ospitare al meglio i Tir e i passeggeri – anche nel cabotaggio vengono sempre più spesso ordinate navi di maggiori dimensioni. Servono anche numerosi accorgimenti in materia di design, vernici e carburanti per alleggerire l’impatto ambientale dei trasporti via mare e l’introduzione di nuove tecnologie per evitare che l’industria dei trasporti dell’Unione europea che affronta una spietata concorrenza sui mercati mondiali in rapido sviluppo – risulti perdente nella competizione per la mobilità sostenibile, che ha assunto ormai una dimensione planetaria. La logistica avrà un peso determinante in questo quadro evolutivo, come anche lintesa con l’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) per dare nuovo impulso alla legislazione sulla sicurezza delle navi passeggeri e come l’utilizzo degli strumenti dinformazione a sostegno della protezione dell’ambiente marino dall’inquinamento provocato dalle navi: è allo studio lipotesi di creare un registro e una bandiera dellUnione europea per il trasporto marittimo e nelle vie navigabili interne per rendere il marchio dell’Unione europea una garanzia di qualità, di affidabilità, di navi sicure, ecologiche, manovrate da personale specializzato. In merito poi alla creazione di corridoi merci specializzati per diminuire l’impatto ambientale e ridurre le emissioni e il consumo di energia, va considerato che molte imprese europee sono leader mondiali a livello di infrastrutture, logistica e fabbricazione di mezzi di trasporto e di sistemi per la gestione del traffico.
«Il nostro gruppo – ha dichiarato recentemente Emanuele Grimaldi - sta studiando una nuova generazione di navi, un set di quattro ro-ro e un set di ro-pax (per merci e passeggeri) giganti che dovrebbero entrare in esercizio nellarco di due o tre anni. Saranno i più grandi e più ecosostenibili traghetti mai costruiti». E così che le AdM vinceranno la sfida con il futuro: investendo capitali, liberando il mare da imbarcazioni obsolete, promuovendo la ricerca di combustibili verdi, salvando strade e autostrade dal congestionamento inquinante del traffico, soddisfacendo le esigenze di mobilità di intensi flussi turistici, professionali e commerciali, adottando ogni provvedimento necessario a restituire vivibilità all’ambiente che tocca a noi rispettare e rigenerare per consegnarlo integro a tante prossime giovani generazioni.
Laura Caico
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