Tra i corti più intensi presentati all’ultimo Social World Film Festival, rassegna internazionale del cinema sociale tenutasi a Vico Equense (Na) dal 23 al 30 luglio 2017, è spiccato “(In)Felix”, il lavoro di animazione di Maria Di Razza sul disastro ambientale della Terra dei Fuochi.
Una poetica opera di denuncia per invitare a riflettere sulle drammatiche conseguenze dello sversamento illegale dei rifiuti e sull’inquinamento dei suoli e delle falde acquifere nel territorio campano. “(In)Felix” fa seguito al grande successo dei precedenti cortometraggi di animazione di Maria Di Razza – il premiato “Forbici” sul tema del femminicidio, realizzato nell’ambito del progetto di film partecipato della marechiarofilm “Oggi insieme, domani anche” ideato da Antonietta De Lillo (già in gara Social nel 2014), e “Facing off”, una ulteriore esplorazione del mondo femminile – e della docufiction di esordio della regista puteolana, “Ipazia”, dedicata alla figura dell’unica donna scienziata dell’antichità. Immagini forti ed efficaci quelle di Infelix, potenti nella linearità essenziale del disegno animato in bianco e nero di Costantino Sgamato, collaboratore storico della Di Razza.
La tragedia del triangolo della morte, come è stata spesso soprannominata l’area tra Nola, Acerra e Marigliano, comuni dell’hinterland napoletano, viene trattata con delicatezza e allo stesso tempo attraverso una narrazione ferma e decisa, che spazia dalla raffigurazione di fusti e barili sotterrati alle eterne discussioni politiche nei luoghi istituzionali, mentre la gente ormai fugge su navi e traghetti lontano dall’apocalisse ecologica, quasi dei nuovi emigranti dell’ottocento meridionale o dei disperati su quel Titanic che è diventata ormai la nostra regione. Un vero Armageddon ambientale, un giorno del giudizio che purtroppo, stando alle ultime stime e alle indagini, è fissato proprio per una data certa, il 2064: secondo studi e ricerche effettuate, se non si procederà entro quella data alla bonifica delle discariche e dei siti inquinati, il percolato raggiungerà la falda acquifera regionale, portando all’estinzione di ogni forma di vita nel napoletano e casertano.
Uno scenario da incubo in un corto d’animazione necessario e urgente, importante per risvegliare le coscienze sopite e le menti ormai abituate a una ordinaria pulizia nelle strade, dimentica dell’emergenza che vivemmo nel 2008 e della spada di Damocle che pende su tutti noi, quasi come quell’esercito dei Morti che incombe sul regno del Nord nel Trono di Spade.
Con l’unica differenza del cromo esavalente e dei tanti inquinanti chimici al posto degli Estranei – White Walkers della saga dei troni.
Renato Aiello
Nessun Commento