NAPOLI. Il Consiglio Europeo Sviluppo Umano propone un innovativo percorso teorico ed esperienziale interamente dedito alla voce, sulle orme di un antico dialogo tra scienza e arte vocale. L’obiettivo è quello di consegnare la geografia della propria voce con lo scopo di potenziare il ruolo umano, professionale ed artistico dell’utente che intende partecipare all’evento. Esso, infatti, è indirizzato agli attori del sistema scolastico ed artistico, e a tutti coloro che intendono professionalmente sperimentare e indagare la voce in un’ottica unica e rivoluzionaria
Il laboratorio inizierà alle ore 9 della mattina del 7 Aprile presso il Centro di Formazione Agorà, sito a via Mascagni 92, 8128 (Vomero) e si concluderà alle 16 con una innovativa experience di doppiaggio. Per accedere al seminario indirizzare una email di iscrizione al [email protected] per ricevere le coordinate ufficiali di pagamento, a mezzo bonifico, versando una quota di 50 euro (10 iscrizione associativa annua consiglio europeo sviluppo umano + 40 seminario).
Il laboratorio si propone di sensibilizzare e informare l’utente sulle potenzialità, spesso celate e trascurate, della propria voce in termini anatomo-fisiologici ed emozionali. Infatti l’utente verrà guidato a ricercare, nonché scoprire, quel potere nascosto e insito nella voce di ognuno che carica di energia comunicativa le parole. Capita spesso che la voce venga valutata unicamente dalle connotazione fisiche ed anatomiche del corpo da cui erompe la laringe, trascurandone il sottostante aspetto emotivo che ne garantisce l’unicità, o al contrario venga considerata secondo un’ottica puramente emozionale e psicologica, persino metafisica, che non sempre aderisce alla realtà dei fatti e che può ostacolare l’impiego di trattamenti oggettivi e terapeutici. Del pari, talune difficoltà vocali non sempre ritrovano spiegazioni unicamente organiche o emotive, ma rispecchiano un dialogo intimo di ambedue le dimensioni che confermano la stretta dipendenza tra corpo ed emozioni. In quest’ottica, l’impiego della Logopedia e della Musicoterapia consente di rispondere alle molteplici esigenze, nonché problematiche, nate dalla sovrapposizione del piano emotivo su quello fisico dello strumento vocale, congiungendo in un unico percorso formativo due professioni apparentemente distinte.
La percezione sensoriale della voce, il potenziamento fisico dei suoi parametri (intensità, frequenza, durata ecc.), l’uso della voce per il recupero di emozioni antiche o sedimentate nell’animo, finanche per risanare vissuti negativi che imbrigliano il corpo e ne riducono la libertà, saranno tra i tanti argomenti esperiti direttamente dai partecipanti nel laboratorio. In questo modo l’utente, oltre a munirsi di coordinate e strategie per tutelare e sviluppare efficacemente la propria voce, impara a suonare con le emozioni i contenuti del proprio pensiero affinché ogni atto comunicativo, libero da resistenze emotive recondite, acquisisca un’interpretazione appropriata e autentica. I partecipanti vivranno la creazione di dinamiche positive relazionali con sé stessi e con gli altri liberandosi di rigidità individuali e favorendo così lo spirito di aggregazione all’interno del gruppo, risvegliando ritmi e sonorità primordiali che appartengono al patrimonio umano e alla storia individuale. Inoltre, le dirette esperienze di canto con la dottt.ssa Francesca Curti Giardina, e di doppiaggio con il dottore logopedista e vocologo Daniele Apredda, favoriranno un’applicazione immediata delle tematiche discusse e consolideranno la consapevolezza della propria voce nonché un primo contatto con il mondo artistico interiore.
Sebbene si parli di laboratorio in realtà questo progetto si traduce in un viaggio nel mondo della voce. Infatti i suoi contenuti si sviluppano attraverso un percorso costituito da varie tappe in ognuna delle quali verrà approfondito uno degli aspetti sottostanti la voce, viaggiando tra la dimensione tecnica, fisica ed emozionale. Al vissuto motorio appartengono più momenti dedicati alla respirazione e all’allenamento e riscaldamento della voce, svolti attraverso una serie di esercizi atti a trasmettere le modalità con cui raggiungere gradualmente l’utilizzo personale e corretto dell’organo vocale. I suddetti esercizi essendo particolarmente dinamici, sviluppandosi anche per mezzo di oggetti che ne favoriscono la funzionalità e prevedendo un’interazione tra tutti i partecipanti, aumentano il livello di aggregazione rilassata e giocosa all’ interno del gruppo. Tra le tappe del viaggio ci si sofferma in un luogo particolarmente colorato e dinamico che ospita lo Strumentario Orff; l’utilizzo di tale tipologia di strumenti è collegato alla ritmica naturale che caratterizza il nostro essere e che vede protagonisti il battito del cuore e la respirazione.
Esplorare, sentire, suonare faciliteranno ancor di più il mettersi in gioco con la voce, in quanto lo strumento, in particolare se appartenente al complesso Orff, costituisce da sempre una prima e più comoda possibilità di esprimersi liberamente assolvendo la funzione di mediatore di comunicazione. Cantare in coro, ulteriore momento del percorso, favorisce e stimola dinamiche relazionali positive con sé stessi e gli altri, innescando un processo di ritorno alle origini che pone i partecipanti nella condizione di benessere naturale, originario. Infine l’esperienza di doppiaggio costituisce il momento importante di consolidamento degli apprendimenti proposti e sviluppatisi durante il viaggio. Il viaggio descritto è rivolto a chiunque voglia sperimentare e sperimentarsi attraverso le svariate dinamiche tecniche funzionali ed emotive della voce, andando a comprendere e migliorare le modalità con cui preservare la risorsa vocale dal punto di vista fisiologico, emotivo e anche artistico, in un clima accogliente, comodo, rilassato, giocoso che favorisce la condivisione e lo spirito di aggregazione. Di conseguenza prevede la partecipazione di utenti di tutte le fasce d’età e esercitanti svariate professioni (insegnante, educatore, attore, cantante etc.).
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