In via Marconi 7 a Napoli – presso Rai foyer Auditorium, sala “Alessandro Scarlatti” affollata di Autorità civili e militari e altre figure di prestigio – si è svolta con successo l’VIII edizione del “Premio Aniello Ambrosio” promosso dalla presidente del Comitato Promotore prof.ssa Lilia Giugliano Ambrosio e dedicato alla memoria del magistrato di San Giuseppe Vesuviano (1864- 1935) Consigliere di Corte di Cassazione di Napoli e suo antenato: dopo l’indirizzo di saluto di Francesco Pinto direttore Centro Rai Napoli e di Antonello Perillo Caporedattore Responsabile Tg Campania, hanno rivolto un saluto ai presenti S. Eminenza Rev. ma Cardinale Crescenzio Sepe e il vice sindaco Raffaele Del Giudice che ha portato l’augurio di Luigi De Magistris impossibilitato a intervenire ma, comunque, vicino all’importante manifestazione. E’ seguita un’eccezionale parentesi musicale con l’esibizione del tenore napoletano Giuseppe Gambi in “Nessun dorma” dalla Turandot di Giacomo Puccini: il Cardinale e i numerosi nipotini della prof. Ambrosio – a loro volta pronipoti dell’illustre magistrato a cui è intitolato il Premio – hanno poi consegnato l’ambito riconoscimento al primo classificato assoluto del Concorso di Magistratura Anno 2018 Raffaele Muzzica e al primo classificato del distretto della Corte d’Appello di Napoli Marzia Pellegrino.
Il Comitato d’ Onore ha poi chiamato sotto i riflettori i magistrati insigniti del premio alla Carriera e Luigi Riello Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Napoli e Raffaele Numeroso ex Presidente della Corte d’Appello di Napoli hanno premiato Vitaliano Esposito già Procuratore Generale della Corte di Cassazione, mentre Ettore Ferrara Presidente del Tribunale di Napoli e Antonio Buonajuto ex Presidente della Corte d’Appello di Napoli, nonchè presidente della Fondazione Castelcapuano hanno premiato Franco Roberti già Procuratore Generale Antimafia: infine, Elisabetta Garzo Presidente del Tribunale di Napoli Nord e Luigi Riello hanno consegnato la targa a Vincenzo Galgano già Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Napoli. Interessanti le brevi riflessioni sull’evoluzione della giustizia dall’epoca fascista in cui è vissuto il magistrato Aniello Ambrosio ad oggi, formulate dai tre magistrati premiati alla carriera: Vitaliano Esposito ha dissertato sul tema “ Permanenze in Giustizia” evidenziando come il compito del magistrato sia di fornire risposte di giustizia considerando non solo i fascicoli degli incartamenti ma anche il personale dramma che vivono le persone sottoposte al suo giudizio e su cui una sentenza ingiusta inciderebbe profondamente, mentre Vincenzo Galgano ha realizzato un’efficace sintesi su “Evoluzione delle fattispecie criminali dal ventennio fascista ad oggi”, rimarcando l’esigenza di etica e di moralità nei comportamenti di tutti gli attori della società civile e Franco Roberti ha espresso le sue considerazioni su “Criminalità organizzata e corruzione”, sottolineando come ancora vi sia tanto da fare per stroncare le mafie che s’insinuano sempre più con attività apparentemente legali nel mondo degli affari, dell’edilizia, del commercio, inquinandoli, mentre in ambito terroristico l’Italia – sin dagli anni di piombo – abbia saputo sviluppare un’approfondita capacità investigativa, modello di riferimento anche per le intelligence internazionali.
La cerimonia si è conclusa con l’Inno di Mameli cantato dal tenore Giuseppe Gambi e da un Vin d’honneur.
Laura Caico
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