Da Venezia a Cannes, passando per il David di Donatello. Simone Massi, pergolese, ritenuto uno dei più grandi registi di cinema d’animazione a livello mondiale, vincitore, nel 2012, del David di Donatello per il miglior cortometraggio, dopo aver lasciato il segno per anni alla Mostra del cinema di Venezia, come autore della sigla animata che introduce le proiezioni e dei poster, è stato protagonista al Festival di Cannes con il film documentario “La strada dei Samouni” di Stefano Savona, per cui ha realizzato le animazioni.
E’ stato il primo film italiano presentato, all’interno della Quinzaine des Realizateurs.Racconta la storia di una famiglia di contadini di Gaza, della piccola Amal e dei suoi fratelli che hanno perso tutto durante la guerra e ora devono ricominciare a vivere.
«Un lavoro che parte da lontano, nel 2012 – esordisce Massi -. Ho conosciuto Savona a Roma in occasione dell’assegnazione dei David di Donatello. Poi ci siamo rivisti a Pesaro e Pergola. Il mio stile lo ha colpito e abbiamo iniziato a collaborare. Ho costituito grazie al prezioso aiuto del professore Stefano Franceschetti della Scuola del libro di Urbino una squadra di 23 animatori di grande spessore artistico e umano». Con Massi hanno collaborato Magda Guidi, Anna Ferrandes, Alessia Travaglini, Laura Fuzzi, Mara Cerri, Julia Gromskaya, Virginia Mori, Elisa Mossa, Alessandra Romagnoli, Rojna Bagheri, Annamaria Gentili, Tamara Tantalo, Ilenia Manfroni, Anna Vettori, Michela Blasina, Carola Rossi, Luca Di Sciullo, Niccolò Tonelli, Andrea Bonetti, Andrea Oberosler, Pietro Elisei, Enrico Nanni, Alessandra Atzori, Stefano La Rosa, Maurizio Leprini. «Abbiamo lavorato per circa quattro anni; è uscito un documentario che sta ottenendo unanimi apprezzamenti. Una esperienza che mi ha fatto crescere, una grande vetrina per la Scuola del libro che ha avuto l’occasione di farsi conoscere in un palcoscenico prestigioso come quello di Cannes».
Savona ha chiesto a Massi di realizzare disegni animati da intercalare alle immagini reali: «Otto tavole al secondo per quaranta minuti, più di 19mila disegni. Un lavoro impegnativo che trattava tematiche che non avevo mai affrontato prima. Poi ho trovato analogie perché anche i Samouni, al pari dei protagonisti dei miei film, sono contadini e resistenti. Una bellissima esperienza, si può dire che l’animazione marchigiana la sua impronta l’ha lasciata». Massi ha inserito ricostruzioni addirittura dei cecchini israeliani che colpivano nottetempo le case dei civili di Gaza con obiettivi a infrarossi. Con lui a Cannes, Mattia Priori, responsabile dell’organizzazione di Animavì, il Festival Internazionale del cinema d’animazione poetico, di cui Massi è direttore artistico.
La terza edizione si terrà a Pergola, nelle Marche, dal 11 al 15 luglio. A Cannes è stata l’occasione per allacciare rapporti importanti: «Abbiamo preso contatti – conclude Priori – con addetti ai lavori e vari media, e colpito favorevolmente il giornalista del Tg1 Vincenzo Mollica. Chissà che nelle prossime settimane non ci faccia qualche gradita sorpresa! Molti dei ragazzi che hanno collaborato con Massi inoltre saranno in concorso ad Animavì». Info: www.animavi.org.
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