Giorno di festa mercoledì 26 settembre per l’ I. C. 47’ Sarria – Monti di San Giovanni a Teduccio (Na). Docenti e alunni, insieme alla Dirigente la Prof.ssa Donatella Valentino, alla Prof.ssa Paola Guillaro, Docente comandato presso l’Ufficio IV della Direzione Generale dell’URS Campania – referente progetti Erasmus +, e alle tante altre persone intervenute si sono riuniti nel cortile dell’Istituto Monti in occasione della presentazione di due progetti Erasmus + a cui l’I.C. 47’ partecipa.
In un territorio dove la delinquenza fa da padrona, la scuola è scesa in prima linea come contrasto al mondo della criminalità e attraverso i suoi progetti si adopera per lo sviluppo delle potenzialità dei propri alunni, ma anche per una loro corretta collocazione nel tessuto territoriale.
Ad aprire la manifestazione è stata la Dirigente dell’istituto.
“Ci troviamo ad operare in un quartiere ad alto rischio caratterizzato dal disagio, ma è anche un quartiere in cui si possono sviluppare delle energie positive – ha dichiarato la prof.ssa Valentino -. Io ci credo! I miei docenti ci credono! I miei alunni ci credono! Le famiglie ci credono! San Giovanni a Teduccio deve rinascere attraverso la scuola e a partire dalla scuola. Oggi è un giorno particolarmente commovente per noi tutti perché presentiamo delle iniziative positive. Due progetti Erasmus + , progetti che portiamo avanti insieme alle scuole di altre nazioni e, tra l’altro, di uno di questi ‘Drop by Drop…..Stop Dropout‘ , un progetto triennale, siamo anche coordinatori. Siamo molto orgogliosi di questo. Oggi presentiamo anche il progetto STEM. Le STEM sono quelle discipline che ci aiuteranno a dire ‘NO ALLE STESE Sì ALLE STEM’. E’ un progetto bellissimo che ci è stato proposto dal Dipartimento delle Pari Opportunità e noi siamo state una delle poche scuole campane a risultare vincitori del bando. Attraverso esso noi cerchiamo di reagire al degrado, al disagio, alla criminalità, cose a cui contrapponiamo parole come scuola, conoscenza, educazione e soprattutto attraverso questi progetti puntiamo al miglioramento delle competenze di cittadinanza. Tramite lo studio e la ricerca – azione i nostri ragazzi potranno diventare cittadini responsabili e consapevoli , soprattutto attraverso i progetti europei internazionali potranno confrontarsi con culture diverse e non andare via. Non dobbiamo fuggire , ma andare fuori, arricchirci e tornare nei nostri quartieri per migliorarli.”
Lo scorso febbraio l’I.C. 47 ha accolto a Napoli una delegazione di studenti stranieri, 20 ragazzi e 10 insegnanti, provenienti dalla Turchia, dal Portogallo, dalla Romania e dalla Polonia, per la realizzazione del progetto Erasmus + “Z Generation In Digital Classrooms”. Il progetto ha visto impegnata “SGAT”, l’Associazione “San Giovanni a Teduccio” formata dai genitori dei bambini della scuola, che cha dato una grandissima mano a tenere le fila di tutto ed a fronteggiare tutte le emergenze presentatesi nel corso del soggiorno .
“Noi condividiamo pienamente quanto affermato dal nostro Presidente della Repubblica Mattarella e cioè che ‘gli studenti Erasmus sono la speranza dell’Europa 2.0, senza confini mentali e materiali’ – hanno dichiarato le docenti Rossella Palmieri e Ornella Canneva, coordinatrici del progetto -. I nostri studenti attraverso questi progetti hanno un’opportunità enorme di allargare i propri orizzonti, perché l’Erasmus fa incontrare le persone e le culture, facendo crescere non solo i ragazzi, ma anche le loro famiglie. Incentivano, infatti, la fiducia reciproca… non è facile in questi tempi difficili, di diffidenza e di paura dell’altro da sé, fidarsi ed affidarsi… ai docenti italiani che propongono ed accompagnano, ai docenti stranieri che selezionano -con cura – le famiglie che ospitano. Sono dunque progetti che spingono ad andare oltre i propri limiti, che possono essere soltanto di ordine linguistico, ma anche psicologico e culturale. Far partire dei ragazzi, talvolta piccolissimi, di 8-9 anni, acconsentire che vadano a dormire in case altrui, in una città straniera e geograficamente lontana, non è cosa da poco . I genitori, molto più dei loro figli, si bloccano di fronte a questa prospettiva. Spesso rinunciano, perché non hanno il coraggio di cogliere l’opportunità di un’esperienza di studio all’estero per i propri figli, che si rivela altamente formativa anche sul piano dell’autonomia personale. Si pensi ad un ragazzino o a una ragazzina di 8-9 anni che si trova a vivere per una settimana in un ambiente estraneo e che deve vedersela completamente da sé, curare il proprio abbigliamento, la propria igiene, comunicare i propri bisogni in inglese, affrontare un’esperienza scolastica in un sistema educativo diverso, con altre regole, con altri tempi ed altri contenuti… È questo che intendiamo quando diciamo che i progetti Erasmus+ “aprono la mente e cambiano la vita”, perché ci rendono davvero cittadini attivi di “un’Europa senza confini mentali e materiali”, come auspicato dal nostro Presidente della Repubblica Mattarella”.
“Vincere un Erasmus non è una cosa semplice per cui avere avuto questa opportunità come coordinatori è qualcosa che aiuta i nostri ragazzi a crescere e a confrontarsi con altri popoli, altri ragazzi, a conoscere altre culture e altri territori – ha aggiunto la Prof.ssa Paola Guillaro . – Le STEM aiutano i ragazzi a migliorarsi in questo momento difficile della nostra società. La scienza, la tecnologia, l’ingegneria, la matematica supportati dal digitale, fanno crescere e motivano sempre di più i nostri ragazzi . Oggi la nostra società è una società digitale per cui nel momento in cui cercheremo di entrare nel loro mondo otterremo entusiasmo, gioia e motivazione nel venire a scuola“.
“La scuola che diventa un mediatore di attività che aprono la mente e che consentono ai ragazzi di comprendere che San Giovanni a Teduccio è un luogo meraviglioso dove si ha voglia di restare e investire”. Con queste parole la prof.ssa Maria Sica docente della scuola secondaria di I grado Monti ha presentato il secondo progetto della giornata “STEM”, di cui ne è stata la curatrice. Un atelier creativo per consentire ai ragazzi di sviluppare quel pensiero computazionale che consiste in quell’abilità logica che si applica a 360° nella vita.
Testimone importante del lavoro che si è fatto e si fa tutt’ora nel quartiere di San Giovanni a Teduccio è l’ex Preside Pecoraro che ha sottolineato che “San Giovanni ha una grande passione e un grande cuore”. Una passione e un cuore dimostrato soprattutto dalle donne del territorio con le quali ha lavorato per 17 anni.
E’ proprio così. Le mamme di San Giovanni a Teduccio sono donne forti e orgogliose, pronte a battersi in prima linea per assicurare un futuro migliore ai propri figli.
Ad ottobre sei studenti di scuola primaria partiranno per un LTTA di 7 giorni in Romania per il progetto Z Generation dal titolo “Using augmented reality in the classrooms”, mentre a novembre nove studenti di scuola secondaria di I grado partiranno per il workshop formativo LTTA “We don’t dropout” di 7 giorni in Portogallo.
ANNA FEROLETO
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