La V edizione del Materia Independent Design Festival – la più importante manifestazione del Sud Italia dedicata al design, ideata e organizzata da Officine AD degli architetti catanzaresi Domenico Garofalo e Giuseppe Anania – si terrà dal 2 al 4 ottobre nel capoluogo della regione Calabria, Catanzaro, e in un “luogo immaginario”, sotto la direzione artistica di Antonio Aricò, designer calabrese conosciuto sulla scena internazionale, espressione del vero senso del progettare italiano, fusione tra artigianato, design e poesia, creatore di oggetti iconici, consulente per aziende leader nel mondo e conosciuto per “le storie e i racconti che vanno oltre il progetto”. Considerando l’emergenza mondiale in corso, la prossima sarà un’edizione speciale, per lo più “virtuale”, come le più importanti manifestazioni culturali nazionali e internazionali di settore dell’anno 2020, sfruttando al massimo le potenzialità comunicative dei nuovi mezzi tecnologici di comunicazione contemporanei.
Materia 2020 sarà caratterizzata dalla prestigiosa presenza di alcuni tra i principali designer contemporanei italiani che, invitati da Aricò ad intrecciarsi con il saper fare artigianale “calabrese”, daranno vita ad una collezione unica di oggetti simbolici – “Materia sospesa: il design come Rito italiano sospeso nel tempo” – legati al tema religioso rivisitato con una chiave di lettura contemporanea.
Tra i designer coinvolti vi è Tommasso Spinzi, fondatore di Spinzi Design: un designer creativo e consulente specializzato nella decorazione di interni e nella progettazione di arredo. Ha lavorato in Svizzera, in Australia e a New York. Questo mix di influenze internazionali ha forgiato il suo approccio al design. Oltre a essere un collezionista di arredi, automobili e moto italiane, Tommaso progetta pezzi in edizione limitata per gallerie e clienti.
-Cos’è per te il design e verso che direzione si sta muovendo?
Per me design è ricerca, creazione e sviluppo con un approccio che instauri curiosità ed interesse di persone, generazioni ed epoche. Trovo il design in continuo movimento e nei prossimi anni vedremo sempre di piu la fusione con moda, cibo e cultura.
-Un’edizione per lo più in digitale, a causa del Covid. Come ha inciso questo periodo sul tuo lavoro, sulle tue creazioni e sul tuo modo di agire e pensare?
Un anno molto difficile che ci ha insegnato tanto e ha cambiato il nostro modo di lavorare.Ma ci ha anche dato il tempo di fermarci e riflettere su cosa è veramente importante per noi. Nel mio caso ho trovato modo di lavorare su diversi progetti manuali che avevo accantonato da tempo, come la pittura e la prototipazione di alcuni nuovi arredi che presenterò nei prossimi mesi .
-Per MATERIA sei stato coinvolto in una speciale “contaminazione” con il saper fare artigianale calabrese. Ci descrivi il prodotto da te ideato e ci racconti com’è andata questa contaminazione con le tradizioni calabresi?
“Cardano” è un altare, realizzato per Materia in partnership con l’azienda calabrese Edilmarmi Mazzotta, che nasce dalla mia passione per i motori che si fonde con l’artigianalità, i materiali e i produttori locali e, in questo caso, il tema religioso. Ho immaginato delle colonne ad incastro in marmo come se fossero ingranaggi di un motore che supportano la base ma che simboleggiano una spiritualità in grado di muovere emozioni, culto, divinità.
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