Esteso su una superficie di circa 1000 mq, il giardino presenta piante di limone, banani, fiori, e al centro un faggio antichissimo, databile intorno al XIV secolo. Proprio all’ombra del faggio, furono seppelliti i corpi dei neonati delle monache del Convento dei Saponari, rimaste incinte per la brutalità dei soldati francesi che entrarono a Napoli al seguito del Generale Championnet nel 1799. Il giardino, voluto dalla famiglia dei Caracciolo del Sole, prende il nome dal gatto Babuk che, insieme ai tantissimi felini ancora oggi padroni dello spazio, viveva tra la fitta vegetazione e la bellezza della natura.
Tra gli ambienti più emozionanti, c’è sicuramente l’ipogeo, una cavità naturale posta al di sotto del giardino, composto da quattro caverne collegate da cunicoli con un lato di lunghezza pari a circa 8 metri. Ben leggibile lungo il perimetro è il caratteristico pulvino, che impediva l’accumulo di limo nell’intersezione tra pareti e fondo e che segna la successiva funzione dell’ipogeo a cisterna utilizzata dagli abitanti dell’edificio per rifornirsi d’acqua. L’altezza interna, pari a circa 14 metri, e le tracce di sedimentazione presenti sulle pareti fanno pensare che la cisterna sia capace di contenere almeno 640.000 litri.
In epoca recente, sulle pareti della cavità sono state rinvenute interessanti tracce di una serie di segni: alcuni sono proprio le testimonianze visibili dei terribili momenti di paura vissuti da chi cercava riparo nella grotta durante i bombardamenti; altri – salamandre, tritoni, croci incise, scudi e nicchie scavate – hanno una valenza probabilmente esoterica sulla quale studiosi ed esperti ancora si interrogano senza riuscire a capire né la datazione né la funzione
APPUNTAMENTO SABATO 17 OTTOBRE CASERMA GARIBALDI VIA FORIA
PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE
3404778572
CONTRIBUTO SOCI 13 EURO di cui una parte andrà alla struttura che ci ospita
LA STRUTTURA CHE CI OSPITERA’ E’ COMPLETAMENTE ALL’APERTO.
L’EVENTO SARA’ IN SICUREZZA ANTI COVID-19
MASCHERINE
DISTANZIAMENTO SOCIALE
IGIENIZZAZIONE DELLE MANI ALL’INGRESSO
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