Le organizzazioni sindacali Polizia Nuova Forza Democratica (PNFD) ed Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) denunciano le condizioni disumane in cui sono stati costretti ad operare, giorni addietro, gli operatori di Polizia del Reparto Mobile di Roma, relativamente al trasferimento di 82 immigrati da Catania a Milano e Torino. Gli stessi sono stati impiegati in servizio per oltre 20 ore consecutive, senza consumare nemmeno la cena, a bordo di un aero stracolmo di immigrati, con scarse garanzie di sicurezza sanitaria. Basti pensare che, a causa dell’elevato numero di passeggeri, si è reso difficile assicurare anche il rispetto del distanziamento sociale. I poliziotti sono partiti da Roma alle 10 di mattina, giunti a Catania sono saliti a bordo dell’aereo ben 40 immigrati con destinazione Milano. Ivi giunti, alle 17.30, scaricati i passeggeri, sono ripartiti per Catania per prelevare altri 42 stranieri con destinazione Torino ed arrivo alle ore 02.00. Successivamente l’aereo ha decollato per la volta di Roma, per portare a casa gli operatori di Polizia ormai stremati.
A tal riguardo i Segretari Generali del PNFD/ LI.SI.PO.) Franco Piacardi ed Antonio de Lieto hanno dichiarato: “Quanto accaduto a danno di alcuni poliziotti del Reparto Mobile di Roma è semplicemente disumano. E fuori da ogni logica impiegare per oltre 20 ore operatori di Polizia senza dargli nemmeno la possibilità di consumare un pasto caldo. I poliziotti non sono carne da macello fino al punto di mandarli allo sbaraglio esponendoli anche a possibili rischi di contrarre il COVID-19.”
“Il velivolo – hanno continuato Picardi e de Lieto – era sovraccarico di persone. A giudizio del PNFD/LI.SI.PO. è necessaria un’inchiesta interna che porti all’individuazione di chi ha predisposto tale servizio affinché, lo stesso risponda per eventuali danni causati agli operatori di polizia, scaturiti dalla scelta operativa adottata. Il trattamento ittico facciale riservato ai poliziotti hanno concluso i leader di PNFD/LI.SI.PO. – è semplicemente inaccettabile ed intollerabile. Non sono più rinviabili le dimissioni del Capo della Polizia e del Ministro dell’Interno”.
Roma, 16 novembre 2020.
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