È partito l’iter per il passaggio da “Stadio San Paolo” a “Stadio Maradona”, in memoria del grande campione di calcio Diego Armando Maradona. A ufficializzare la notizia è stato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, grande appassionato di calcio. Un atto d’amore verso un fuoriclasse che ha incantato gli spettatori di tutto il mondo. Venerato anche a Cuba, dove Maradona si infatuò del presidente Fidel Castro, tanto da investire anche sull’isola e avere il tempo di fare 3 figli da 3 donne diverse. La sua morte ad appena 60 anni ha commosso il mondo intero.
I funerali si sono svolti nella sua terra natìa, l’ Argentina, tra scontri con la polizia e arresti. Ora però si scandaglia sulla sua morte: indagato per omicidio colposo il suo medico curante. Nel frattempo è battaglia tra gli eredi per spartirsi l’enorme tesoro che Maradona aveva accumulato nella sua immensa carriera. Ma, El Pibe de oro, nel corso della sua carriera, ha accumulato non solo ricchezze ma anche tanti debiti.
Intanto a Napoli dopo la notizia della sua morte, il popolo ha omaggiato il suo Re: da San Giovanni a Teduccio ai Quartieri Spagnoli, da Forcella al San Paolo. Un vero e proprio pellegrinaggio! E proprio ai Quartieri Spagnoli sono giunti Mertens e anche Bruno Conti, ex giocatore della Roma, amico di Diego. Intanto il Napoli ha ricordato alla grande Maradona battendo la Roma 4-0.
Adios, Campione.
ELIO GUERRIERO
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