Una due giorni intensa e ricca di spunti di riflessioni organizzata presso la Sala Italia di Castel Dell’Ovo da “Il Polo del Caffè S.p.A.” in collaborazione con l’Associazione “Maestri dell’Espresso Napoletano”, con il patrocinio di Comune di Napoli, Camera di Commercio di Napoli e Regione Campania.
Un convegno in cui autorità del settore, addetti ai lavori, esperti del caffè si sono alternati in un confronto tecnico-scientifico analizzando una materia prima fondamentale, caratterizzante tutte le culture del mondo, e per mostrare quanto studio e quanta professionalità si nasconde dietro a una “semplice” tazzina di caffè.
Il primo giorno è stato dedicato ai torrefattori con gli interventi tecnici di: Rosario Carafa, amministratore delegato de Il Polo del Caffè, che ha voluto sottolineare l’obbiettivo dell’organizzazione del convegno: “il nostro ha voluto essere un chiaro messaggio di apertura verso l’intero comparto. L’intento è quello di supportare trader, torrefattori e ogni attore della filiera nello sviluppo di un polo sinergico di cui Il Polo del Caffè possa esserne punto di riferimento”; Maurizio Zugna, presidente de Il polo del Caffè, per il quale “l’evento è stato la concretizzazione dell’ascesa di Napoli nel panorama del caffè italiano e di creare un sistema sostenibile in cui tutte le parti hanno uguale importanza ed è remunerata in maniera equa”; Mario Cerutti, presidente del Comitato Italiano del Caffè in collegamento Skype ha presentato i dati circa il consumo del caffè in Italia e le relative tendenze in relazione alla pandemia da Covid-19, sottolineando che “il possibile scenario futuro è costellato di consumatori sempre più consapevoli che indirizzeranno le loro scelte verso una qualità maggiore del caffè con una predilezione del consumo in ambienti sicuri e confortevoli”; Francesco Costanzo, presidente dell’Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano, per il quale “il convegno è stata una vetrina per l’intera città di Napoli”; Mauro Illiano, ideatore di Napoli Coffe Experience, che ha evidenziato come ci fosse bisogno di una “sensibilizzazione dell’intero comparto circa il viaggio che il caffè conduce dalla pianta alla tazzina, sperando nella possibilità di replicare eventi simili anche fuori dalla Campania” e di Mario Bruscino, direttore commerciale di Inter-kom, che oltre ad esporre la sua relazione circa i mercati del caffè crudo si è detto “fortemente emozionato nel vedere le istituzioni unirsi, con consapevolezza e dedizione, alle imprese, per organizzare il convegno, auspicando a una replicabilità in altre città”.
Il secondo ha visto la partecipazione dei titolari di bar e caffetterie che si sono confrontati in una tavola rotanda: Massimiliano Rosati, vice presidende sezione bar della FIPE-Confcommercio e co-titolare del caffè Gambrinus, Giuseppe Ioime, responsabile bar di AICAST e GuglielmoCampajola, patron de La Caffettiera e Antonio Siciliano del Bar Napoli a Mergellina.
Particolarmente interessante la “performance” di Maria Francesca Natale, formatore di Napoli Coffe Experience, Francesco Costanzo, titolare dell’omonima caffetteria a Frattaminore e di Alessio Guido, titolare di Fast Service, che hanno dimostrato le modalità di estrazione del caffè con tecniche alternative a quelle dell’espresso e della moka. Nel pomeriggio, Paola Campana eVincenzo Sansone hanno illustrato la realtà delle micro roasteriese degli specialty coffee e, prima dei saluti finali,Mauro Illiano e Renato Roccohanno spiegato le modalità esatte per poter giudicare un buon caffè, come è avvenuto durante la Napoli Coffee Challenge.
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