Carlo Pellegrino, scrittore porticese, Professore di Storia e Filosofia, ha scritto questo breve ma intenso romanzo, durante il lockdown dovuto alla pandemia del Covid-19.
L’autore ci porta per mano in casa di Gina e Teo, attrice di teatro lei, musicista lui, costretti come milioni di persone nel mondo ad un isolamento domestico obbligato per la pandemia.
Pellegrino ci fa entrare nella vita quotidiana di questi due compagni di vita, in una visione intima e completa degli umori, delle emozioni, dell’estasi che in un caleidoscopio di pulsioni e smarrimenti, suscita interrogativi sulla vita e sulle sue incertezze.
Costretti, loro malgrado (o per fortuna) a riflettere sul loro rapporto, sull’amore che lega due persone così diverse e quasi antitetiche, il lettore si addentra in un appassionante viaggio nel vivere quotidiano di due vite sospese e cristallizzate in un tempo “senza tempo” che non passa mai, fatto di sentimenti nascosti, forse di quelli più veri.
“La casa diventa una torre di osservazione” verso un mondo avvolto nel silenzio, ammutolito suo malgrado. Ed è proprio in questa assenza di rumori che notano cose alle quali non avevano mai fatto caso prima, l’immensità della natura che, presa l’umanità in ostaggio, plasma un tempo solo per loro… li conduce in sensazioni nuove attraendoli in un vortice turbolento e superiore, li avvince e li trascina in un’altra dimensione, facendoli ritrovare poi, uniti come in una sola persona.
Personalmente consiglio di leggerlo tutto d’un fiato… come ho fatto io!
Questo romanzo arriva dopo i 4 libri già pubblicati:
- E dopo venne ieri (Dante & Descartes 2012)
- Prima del tempo (Ad est dell’equatore 2013)
- Gianni Pisani. Uno scrittore legge un pittore (Homo Scrivens 2014)
- Dente di cane (Manni 2018)
Elena Simonetti
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