L’origine del nome di questa pasta deriva da “scarparo” (calzolaio) che nei tempi lontani veniva pagato dai clienti di allora con pezzetti di formaggio che lui metteva nella pasta col sugo avanzato del giorno prima e da qui il nome “scarpariello”, anche inconsiderazione del fatto che con un sugo così gustoso non può mancare la famosa “scarpetta”.
C’è chi usa pasta corta ma io preferisco i bucatini in particolare, forse perché mi rievocano bei ricordi essendo il formato di pasta che mio nonno adorava!
Ingredienti per due persone: 200 gr di bucatini, un barattolo di pomodorini, uno spicchio di aglio, una cipolla grande, un po’ di olio evo, un po’ di sale, abbondante basilico fresco, 50 gr di grana grattugiato, 50 gr di pecorino grattugiato.
Preparazione: in una padella con olio evo far imbiondire la cipolla a listarelle e l’aglio (questo poi andrà tolto), unire i pomodorini e schiacciarli con una forchetta, aggiungere poco sale, abbondante basilico e la metà di entrambi i formaggi e lasciar cuocere.
Far addensare un po’ il sugo per almeno 15 minuti a fiamma bassa.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata in ebollizione, scolarla al dente e versarla in padella con il sugo e mantecare con il restante formaggio, quasi da farlo filare e servire.
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Annamaria Leo
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