L’AMORE TRIONFA IN CUCINA CON LE CASERECCE CON ROBIOLA

Siamo ormai a San Valentino, molti festeggiano l’amore, magari con una cenetta romantica.

E perché non includere nel menù questo buonissimo primo piatto?

Facile e veloce da preparare, delicato e, se vogliamo, anche un po’ afrodisiaco!

Però, voglio prima raccontarvi l’origine del San Valentino!

La festa degli innamorati nasce come risposta cristiana ad un’antica festività pagana romana, i “Lupercalia”.

Nell’antica Roma venivano organizzati rituali e cortei dedicati alla rinascita della natura e alla sovversione o, addirittura, temporanea distruzione dell’ordine costituito in modo che quel medesimo ordine potesse rinascere purificato.

Durante questi rituali veniva celebrata la sessualità umana impersonata dal Dio Luperco, protettore della fertilità.

Ma queste celebrazioni vennero però considerate “immorali” dalla chiesa.

Infatti, nel 946 d.C., Papa Gelasio mise fine a questa festa pagana spostandola il giorno precedente “14 febbraio” e sostituendola con una festività dedicata all’amore romantico, sotto la protezione del Santo Valentino.

Oltre all’amore che deve sempre esserci in cucina, ecco gli ingredienti per due persone:

Per la preparazione di questa ricetta è fondamentale occuparsi prima di tutto del salmone.

È molto importante utilizzare del salmone precedentemente abbattuto o, al massimo, visto che non tutti hanno in casa l’abbattitore, congelare il pesce crudo a -20° per almeno 24 ore e poi decongelarlo in frigo. Questo aiuterà a combattere la formazione di microrganismi patogeni e a ridurre il rischio di “anisakis” che è un parassita presente in molti organismi marini.

Dopo aver fatto questa operazione e quindi decongelato anche il salmone, si procede tagliandolo a pezzi per formare la tartare.

Condire quindi la tartare con un po’ di olio evo al limone, un pizzico di pepe ed erba cipollina.

Lasciarla marinare in frigo per almeno mezz’ora prima di utilizzarla.

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata in ebollizione, amalgamarla in padella con la robiola ed acqua di cottura della pasta.

Servire con in superficie la granella di pistacchio e la tartare.

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