Femminile palestinese riporta lo storico Ilan Pappe in Campania


Ritorna la rassegna Femminile palestinese, a cura di Maria Rosaria Greco e promossa da Casa del Contemporaneo, con un breve tour campano dello storico israeliano Ilan Pappe, professore alla University of Exeter, che sarà presente a Napoli il 30 maggio e Caserta il 31 maggio per approfondire il tema della “doppia morale dell’Occidente, dalla Palestina alla crisi ucraina”.

Il primo appuntamento si tiene il 30 maggio alle 14,30, in collaborazione con l’Università degli studi di Napoli l’Orientale, Dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo, nella sala Conferenze di Palazzo Corigliano (Piazza San Domenico Maggiore, 12 – Napoli) e rientra nel ciclo di incontri Contemporanea Medio Oriente (2021-2022) curato da Lea Nocera e Daniela Pioppi. Nello stesso incontro alle 16,30 è prevista la presentazione del rapporto di Amnesty International sull’Apartheid di Israele contro i Palestinesi del febbraio 2022, che verrà illustrato da Tina Marinari e Riccardo Noury di Amnesty International Italia. Inoltre alle 18,30a margine della conferenza all’Orientale, la giornata si chiude alla libreria Tamu, in via Santa Chiara 10/h, dove Ilan Pappe incontra lettrici e lettori per presentare la sua opera “Dieci miti su Israele” (Tamu Edizioni, 2022) pubblicata lo scorso aprile con la traduzione di Federica Stagni.

Invece il 31 maggio alle 18,30 in collaborazione con Pagine Esteri, rivista di politica internazionale diretta dal giornalista Michele Giorgio edita da Malia libreria – Spring Edizioni, l’appuntamento è a Caserta al Teatro Civico 14, presso Spazio X in via Petrarca (Parco dei Pini). Con Ilan Pappe sono presenti Michele Giorgio, corrispondente da Gerusalemme per il Manifesto e Maria Rosaria Greco, curatrice di Femminile palestinese.

74 anni dalla fondazione dello Stato di Israele e quindi dalla pulizia etnica della Palestina iniziata nel 1948, lo studio della questione palestinese, a iniziare dalla necessità di decolonizzazione della Palestina alla doppia morale dell’Occidente, sono questioni centrali nella sua analisi di storico e pietre fondanti della sua ricerca. Il suo lavoro sfida da sempre la narrazione dominante, “di Stato”, portata avanti negli ultimi sette decenni dalla leadership politica e accademica israeliana, ma anche dal mondo occidentale.

Nei suoi libri infatti Ilan Pappe parla spesso di “decolonizzazione” della Palestina che significa non solo interrompere e smantellare il colonialismo da insediamento sul territorio, avviato nel 1948, continuato nel 1967, e ampiamente attivo oggi, ma anche contrastare la sistematica azione che lui definisce di “memoricidio”, cioè la narrazione del progetto sionista nella società israeliana e nella comunità internazionale.

A Napoli l’evento è in presenza, necessaria la prenotazione, e online al link https://us02web.zoom.us/j/83563644950
A Caserta evento in presenza con mascherina ffp2 obbligatoria.

ILAN PAPPE
È un amico della rassegna “Femminile palestinese” che lo ha ospitato a Salerno per tre volte negli anni, questa è la quarta. Uno dei più autorevoli storici israeliani, professore all’Università britannica di Exeter e autore di moltissimi testi considerati tra le ricerche più importanti su Israele e questione palestinese. Il suo libro più famoso è “La pulizia etnica della Palestina” (Fazi editore) in cui per primo definisce pulizia etnica quanto accaduto in Palestina nel 1948. Famoso anche “Palestina e Israele: che fare?” (Fazi editore) scritto insieme a Noam Chomsky, in cui afferma l’importanza del linguaggio nella decolonizzazione della Palestina. Invece “Dieci miti su Israele” (Tamu Edizioni) è la sua opera pubblicata proprio nell’aprile scorso con la traduzione di Federica Stagni. In questo libro, con una puntuale analisi storica, smantella 10 miti considerati pilastri della narrazione ufficiale sulle origini e sull’identità di Israele.

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FEMMINILE PALESTINESE
Il breve tour di Ilan Pappe in Italia, nello specifico a Napoli e Caserta, fa parte della nona edizione di “Femminile Palestinese”, rassegna curata da Maria Rosaria Greco e promossa dal Centro di Produzione teatrale Casa del Contemporaneo. Interrotta dalla pandemia la rassegna riprende come sezione del progetto più ampio denominato Mediterraneo contemporaneo, avviato nel 2021 con un’edizione interamente dedicata al Libano e che approfondisce ogni anno un paese diverso del Mediterraneo. Femminile palestinese si avvale di partenariati consolidati negli anni, come in questo caso l’Università di Napoli l’Orientale, in particolare il Dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo, e Pagine esteri. Altre collaborazioni sono: Università di Salerno, Fondazione Salerno Contemporanea, Accademia di Belle Arti di Napoli, Comunità palestinese Campania. Il quotidiano Il Manifesto è media partner.

“Femminile palestinese” parla di Palestina attraverso la sua cultura e la voce delle sue donne, o comunque tramite il contributo di studiose della cultura e della società palestinese. La rassegna è scandita dalla presenza di giornaliste, arabiste, registe, storiche, antropologhe, cuoche, scrittrici, artiste, musiciste, etc., di donne in grado di attivare percorsi culturali diversi che ridisegnano e mettono in discussione i confini e le narrazioni dominanti.

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CONTEMPORANEA MEDIO ORIENTE (2021-2022)
Ciclo di conferenze curato dalle docenti Lea Nocera e Daniela Pioppi per il Dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo dell’Università degli studi di Napoli l’Orientale.

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PAGINE ESTERI
Rivista on line di approfondimento socioculturale e politico su Medio Oriente, Africa, Mediterraneo e mondo. Diretta dal giornalista Michele Giorgio, corrispondete da Gerusalemme per il Manifesto, e edita da Malia libreria – Spring Edizioni di Caserta. Una informazione solida e indipendente dal Medio Oriente, dall’Africa, dal Mediterraneo e da altre regioni del mondo, basata su analisi, reportage, documenti, recensioni di libri e produzioni culturali, contesti, podcast, video e foto.

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