Un arrivederci e non un addio. S.E. Antonio Buonajuto, illustre Presidente Emerito della Corte d’Appello di Napoli ha consegnato nelle mani del ministro Cartabia le sue dimissioni dall’incarico di presidente della Fondazione Castelcapuano – di cui è stato il fondatore, con DM del 15.6.2011 – dopo un decennio di instancabile dedizione al rilancio dell’antico Castello normanno, secondo per antichità soltanto al Castel dell’Ovo. Nel libro “Castel capuano. fra memoria e futuro nella citta’ che cambia” edito da Rogiosi, di cui il presidente Buonajuto è l’attento curatore, si riannodano i fili della memoria storica – che ci attesta la costruzione dell’edificio (denominato Castel Capuano per la sua vicinanza a Porta Capuana, la cui strada conduceva verso la città di Capua), nel 1140 a scopo di residenza reale per volontà di Guglielmo il Malo, figlio di Ruggero il Normanno – alle vicende che, nei secoli, l’hanno visto diventare Gran Corte della Vicaria con la fusione del Tribunale del Vicario con la Gran Corte e poi trasformarsi in Palazzo di Giustizia dal 1503per volontà del vicerè don Pedro de Toledo che vi riunì tutte le corti di giustizia della città, fino ad arrivare ai tempi odierni con le testimonianze di tanti protagonisti della scena giudiziaria partenopea e campana.
Il passaggio di consegne tra il presidente uscente e il subentrante, il noto magistrato Aldo De Chiara la cui luminosa carriera è stata votata alla lotta contro la criminalità organizzata e contro l’abusivismo edilizio in Campania, è avvenuto nel corso di una riunione del Comitato Scientifico della Fondazione Castelcapuano, presieduto dal Magistrato di Cassazione Floretta Rolleri, già sostituto Procuratore Generale presso la Corte di appello di Torino, consulente per l’informatica della Corte costituzionale. Attorniati dai componenti del comitato scientifico, i due presidenti si sono scambiati le consegne: molto toccante il discorso del presidente Buonajuto che è stato l’anima della Fondazione Castelcapuano da lui ideata e portata avanti con grandi iniziative e molta attenzione alla configurazione di nuova linfa vitale per lo splendido castello, oggi in via di restauro, da lui “ripensato” già nel 2015 come Museo delle Regole, uno degli obiettivi per la rinascita del glorioso Monumento come luogo di formazione, di divulgazione e illustrazione dei diritti e dei doveri, sede permanente di un Memoriale delle vittime della camorra.
Tanti gli applausi per il discorso del presidente Buonajuto e per quello – molto sintetico ma incisivo – del suo successore Aldo De Chiara già Procuratore Generale vicario presso la Corte d’appello di Salerno, attualmente consulente della Commissione parlamentare Antimafia, Presidente onorario di Italia Nostra Campania e recente vincitore del Premio Umberto Zanotti Bianco, dedicato ai servitori della Stato che si sono distinti per impegno e capacità per il Patrimonio culturale e il Paesaggio italiano. Il neo presidente ha annunciato la sua linea operativa che prevede molte iniziative di grande interesse, continuando sì a seguire il solco tracciato dal suo predecessore ma unendovi varie innovazioni: obiettivo comune alle due presidenze è la valorizzazione della struttura – che oggi ospita definitivamente la Scuola superiore di Magistratura – da aprire al pubblico coinvolgendo istituzioni, scolaresche e cittadinanza per farne apprezzare l’antico fascino e l’assoluta vivibilità, visitando il Salone della corte d’Appello ricco di affreschi, la Sala dei Busti di marmo dei più illustri avvocati dell’antico foro napoletano, la Cappella della Sommaria e la fontana del Formiello.
In tal senso, suggerimenti stimolanti sono arrivati sia dal Segretario Generale della Fondazione Castelcapuano l’avvocato Giovanni Siniscalchi che ha ricordato come occorre sempre tenersi al passo con i tempi e dare molta più visibilità alle iniziative che si svolgono all’interno della prestigiosa dimora storica, sia dal magistrato tributario Luigi de Mauro professore di diritto e processo tributario che ha proposto degli incontri con varie scolaresche, in maniera da portare un messaggio istruttivo ai giovani nelle loro scuole per far conoscere i contenuti, la storia e le innumerevoli potenzialità di Castel Capuano.
LAURA CAICO
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