Si è svolto ieri un incontro tra il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini e i sindacati di base per cercare un accordo per lo sciopero generale annunciato per venerdì 13 dicembre, esteso a tutti i settori del pubblico e del privato, oltre quella dei trasporti.
L’incontro si è concluso senza nessun accordo ed il ministro Salvini, per tutta risposta, ha annunciato a mezzo stampa che ha deciso di precettare i lavoratori che sciopereranno (che rischiano quindi sanzioni da 500 a 1.000 euro) e che ridurrà la mobilitazione da 24 a 4 ore.
Ma i rappresentanti di Usb hanno annunciato che non si adegueranno alla precettazione, ritenendola illecita e che lo sciopero sarà, come preannunciato, per l’intera giornata.
Infatti il segretario di Usb Francesco Staccioli replica: “Faremo ricorso al Tar… Siamo pronti a rischiare le multe”.
Ma io mi domando e dico: il diritto di sciopero non era “sacrosanto”? Un diritto costituzionale garantito?
E, guarda un po’, il ministro chiede a gran voce un aggiornamento della legge sullo sciopero.
A suo parere, “bisogna ripensare alla forma sciopero, sia nell’interesse degli scioperanti e dei lavoratori sia nell’interesse degli altri lavoratori”.
Che dire, finiamo di bere questa buona tazza di caffè e … fate le vostre valutazioni!
Buona pausa caffè!
Elena Simonetti
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