Sospeso l’ex capo dei Vigili di Pomigliano: il suo impegno ha portato a molte interdittive antimafia


Pomigliano d’Arco. L’autore di numerosi accertamenti sui quali si basano molte interdittive antimafia, Luigi Maiello, già attivissimo comandante dei Vigili di Pomigliano, è stato sollevato per tre mesi dall’incarico di dirigente dell’Ufficio Anagrafe dove era stato spostato con un discusso provvedimento, e privato dello stipendio. La sua sospensione ha sollevato grande stupore tra la cittadinanza: è scaturita da un rapporto consegnato dall’attuale capo dei Vigili, Nacar, che ha preso il posto di Maiello grazie a un incarico fiduciario firmato dal sindaco, sul quale pende però un ricorso al Tar.

Evidenzia il legale di Maiello, Giovanni Della Corte “le contestazioni sono tardive e pretestuose: esse giungono a un anno dalla sua rimozione dal Comando dei vigili”- peraltro già molto discussa – che ha lasciato perplessi e sbigottiti tanti cittadini. Il comandante Maiello è infatti noto per la sua condotta integerrima e per il lavoro minuzioso da lui condotto in affiancamento all’attività antimafia della Procura. In tanti hanno riposto in lui grande fiducia per il suo rigido operato finalizzato a fare chiarezza su molte situazioni poco chiare. “Maiello ha scritto al Comune che non si lascerà intimidire. Sottolineo che per adottare questo provvedimento hanno impiegato ben quattro mesi, e soprattutto lo hanno fatto senza ascoltare i testimoni indicati e per di più prendendo per oro colato il rapporto di Nacar, sul quale peraltro pende un ricorso al Tar, relativo alla legittimità della sua nomina. Circostanze che parlano da sole” – ribadisce l’avvocato Giovanni Della Corte, legale di Luigi Maiello insieme al collega Pasquale Guadagni. Parla del discusso provvedimento che ha colpito l’ex responsabile dei caschi bianchi di Pomigliano d’Arco, ampiamente conosciuto per la sua determinazione ed in particolare per avere avviato numerose scottanti inchieste che hanno sollevato grande eco e scalpore, su rapporti presunti tra politica, imprese e criminalità organizzata. Maiello era stato poi destinato all’Ufficio Anagrafe, dove gli è stato notificato il provvedimento disciplinare emesso dall’Amministrazione comunale a guida del sindaco Raffaele Russo, scaturito da un rapporto dell’attuale capo dei Vigili, Nacar, nominato attraverso un incarico fiduciario dello stesso attuale sindaco Russo e subentrato così a Maiello nel maggio 2024. Negli anni dal 2020 al 2022, quando era invece sindaco Gianluca Del Mastro, Maiello ha setacciato Pomigliano: a quei tempi era in carica come delegato di Polizia giudiziaria della Procura di Nola, e ha raccolto moltissime prove su vari illeciti. E non finisce qui: i suoi accertamenti hanno dato luogo pure a numerose interdittive antimafia emesse dalla Prefettura nei confronti di vari destinatari, pompe funebri, ristoranti, bar, ecc.. Ancora, ha ricoperto un ruolo fondamentale accanto alla Procura di Nola, in merito ai sequestri di tanti palazzi, che erano stati edificati in città a tempo record: a detta degli inquirenti sarebbero in contrasto con le norme regionali riguardanti il Piano Casa. Maiello era stato destinato all’Anagrafe in seguito a precisa disposizione di reintegra in via provvisoria decisa del TAR, che ha accolto il ricorso presentato dall’avv. Carmine Medici contro il provvedimento del Comune di Pomigliano, che un anno fa lo aveva dichiarato decaduto sia dall’incarico di comandante dei caschi bianchi, che dal ruolo di dipendente. L’ente comunale si era in pratica appellato a una presunta mancanza di titoli validi per la partecipazione al concorso per comandante dei Vigili di Pomigliano, che nel 2019 era stato vinto dallo stesso Maiello, risultato primo in graduatoria.

È importante precisare che – ironia della sorte – se il TAR darà ragione a Maiello, accogliendo le numerose motivazioni a suo favore presentate dai suoi legali, il comandante “di ferro” (com’è stato soprannominato per il suo notorio rigore) prima del 18 giugno non potrà comunque rientrare nelle sue mansioni, proprio a causa della sospensione che sopraggiunge in questo frangente, da parte dell’organo comunale, a firma della segretario generale del Comune di Pomigliano d’Arco, Marcella Montesano. Dunque, un altro atto imposto, che finisce col ripercuotersi sul già capo dei Vigili, ampiamente conosciuto per la sua determinata e costante attivita certosina, degna di un mastino, in supporto alle operazioni portate avanti dalla Procura di Nola. Della tormentata vicenda si stanno occupando gli organi d’Informazione con grande attenzione: essa ormai da tempo è balzata agli onori delle cronache e vi è rimasta per i vari step che si stanno susseguendo, seguitissimi dall’ opinione pubblica, che vendono il dirigente Maiello protagonista suo malgrado e destinatario di una serie di azioni, peraltro pure alquanto tardive, come sottolineato dall’avv. Della Corte. Vengono contestate a Maiello presunte irregolarità procedurali, tutte da dimostrare, nella sua conduzione della Polizia Municipale, nella gestione dei reperti e armi in dotazione ai vigili e rapporti con Poste Italiane e altre ditte incaricate di servizi burocratici.

 

Teresa Lucianelli

 

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