Ultima tappa della XV edizione di AstraDoc, la rassegna di cinema del reale promossa da Arci Movie e ospitata al Cinema Astra di Napoli, che quest’anno ha già coinvolto circa 2500 persone con una media a serata di oltre 150 spettatori a testimonianza del riscontro importante che continua ad avere, con la presenza di un pubblico ormai radicato e appassionato al cinema documentario, che ne fa un unicum non solo a Napoli ma in tutta Italia. L’ultimo appuntamento, quello di venerdì 11 aprile 2025, porta sul grande schermo due film accompagnati dai registi, protagonisti e altri ospiti. Si parte alle ore 19 con “I Mastri” di Daniele De Michele che interviene insieme alla protagonista Clara Contadini, ai produttori Davide Mastropaolo e Antonio Borrelli, in dialogo col critico e storico del cinema Giuseppe Borrone. Si prosegue alle ore 21 con “Il vangelo secondo Ciretta” di Caroline von der Tann che interviene nella sala di via Mezzocannone insieme ai protagonisti e alla produttrice Antonella Di Nocera.
“I mastri” – prodotto da Colibrì Film e Audioimage in collaborazione con Rai Cinema, Vox Communication e Fermento – racconta la storia di sei Mastri che costruiscono i loro manufatti partendo dalla materia bruta: la terra, il legno, il vetro e la pietra. La trasformano e la plasmano attraverso la forza degli elementi naturali: acqua, fuoco e aria. Due alabastrai di Volterra, una giovane liutaia napoletana, dei fabbricanti di pentole di argilla in Romagna, un costruttore di tamburi alle pendici del Vesuvio, un ragazzo senegalese che impara a fare il vetro e Murano, un maestro d’ascia veneziano. Il lavoro li porta a osservare il mondo che cambia, la chiusura delle botteghe, la produzione in serie e la fine della trasmissione dei saperi. Il film, per la prima volta a Napoli, è stato presentato pochi giorni fa in concorso ufficiale al Bif&st Bari International Film&TV Festival, si concentra sulle storie degli artigiani Clara Contadini (Napoli), Moulaye Niang (Murano), Luca Casaril (Venezia), Antonio e Raffaela Esposito (Mariglianella), Stefano e Mario Simoncini (Volterra), Maurizio Camilletti e Rosella Reali (Montetiffi) e I costruttori e i volontari della Focara (Novoli).
“Quello che mi interessava raccontare erano storie di mastri artigiani e delle loro botteghe, che erano laboratori di ricerca, identità, sperimentazione acquisite di generazione in generazione. Dopo aver girato la penisola in lungo e largo e incontrato decine di mastri, ho osservato che a caratterizzarli fosse la non serialità e il voler instillare nell’opera il loro personale tocco, ma con il tempo mi sono accorto che stavo cercando altro. Ciò che mi aveva incuriosito è che questi uomini e donne, ripetevano un gesto all’infinito, perfezionandolo sempre di più nel tempo. Il fatto che la loro attività liberatrice, dipendesse dalla reiterazione del gesto, mi ha fatto pensare al Mito di Sisifo, condannato dagli Dei a portare e riportare all’infinito un masso sulla montagna per pagare il pegno di aver cercato la propria libertà”, dalle note di regia.
“Il vangelo secondo Ciretta” è incentrato su un giovane napoletano immerso in un mondo di religione, fantasia e invenzione, che adora la Madonna Addolorata nonostante il suo passato di prostituzione e un rapporto molto creativo con la verità. Condivide la casa di fortuna, un teatro temporaneamente chiuso nel centro storico di Napoli, con un anziano senzatetto. A sostenerlo ci sono Perzechella e Capitano, una coppia di animatori sociali e culturali che durante l’isolamento del Covid-19 ha aiutato poveri e senza-dimora con un “panaro” calato dal balcone.
Prodotto dalla napoletana Parallelo 41 Produzioni è stato presentato in anteprima mondiale al Thessaloniki Documentary Film Festival, a cui è seguita la partecipazione ad altri importanti Festival come quello di Cracovia e quello di Yerevan, in cui ha vinto il Premio come Miglior Film, e, infine, in Italia al Biografilm Festival di Bologna e al Napoli Film Festival.
“L’antica città mediterranea di Napoli suscita attualmente interesse in tutto il mondo, essendo lo scenario di una serie di blockbuster di grande successo nel cinema e nella letteratura. In parte paradiso, in parte inferno, attraente e ripugnante allo stesso tempo, è il palcoscenico ideale per il dramma umano che si inscena quotidianamente. Tra le strade secondarie e nei bassi del centro storico della città, si susseguono infatti momenti cinematografici accuratamente costruiti che giocano con la luce e l’ombra, il divino e il profano. Presentata come una fiaba mistica ambientata tra il reale e l’immaginario, la storia segue una decisione consapevole di evitare l’immagine-cliché di Napoli come capitale di Gomorra. Anche se questa realtà ovviamente esiste, è diventata troppo predominante nella narrazione di Napoli, trascurando la sua immensa qualità poetica e culturale”, dalle note di regia.
Biglietto per singola proiezione 5 euro, ridotto 4 euro per i soci Arci. AstraDoc, curata da Arci Movie, è realizzata in sinergia con Parallelo 41 Produzioni, Coinor, Università di Napoli Federico II e con il patrocinio del Comune di Napoli. Sui social AstraDoc e Arci Movie per altri dettagli e curiosità di film e ospiti.
Venerdì 11 aprile dalle 19 al Cinema Astra di Napoli
UFFICIO STAMPA
Alessandro Bottone
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