G8, il Pg di Genova chiede un nuovo procedimento contro i Funzionari ancora in servizio


“Proponiamo con la massima serietà di mettere mano al famoso Zingarelli e, alle voci ‘persecuzione’ e ‘accanimento’, chiarire una volta per tutte: ‘tipico trattamento riservato ai Poliziotti italiani’. Cosa altro potremmo dire dopo l’ultima incredibile uscita del Procuratore Generale di Genova? Ma in effetti un’altra cosa da dire l’abbiamo: se Monetti ha tanta voglia di riscrivere le norme interne della Polizia, ed in particolare quelle che attengono alla materia disciplinare, perché mai non sente con la medesima urgenza la necessità di modificare quelle interne alla Magistratura che, se proprio si vuol discutere di gente che sbaglia ma poi resta nel proprio posto di lavoro, sicuramente ne avrebbero un enorme bisogno?”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta le parole del Procuratore Generale di Genova, Vito Monetti, il quale, durante il suo discorso di inaugurazione dell’Anno giudiziario, ha annunciato la volontà di dare impulso ad un nuovo, ulteriore, procedimento disciplinare a carico di quei funzionari di Polizia processati per le presunte “coperture” che sarebbero state operate a seguito dei fatti avvenuti nella caserma di Genova Bolzaneto durante il G8 del luglio 2001 e che ancora non sono andati in pensione.

“All’esito del processo penale – ha spiegato Monetti, per come riportato dalla stampa -, il mio ufficio ha aperto un procedimento per l’applicazione delle sanzioni disciplinari nei confronti di coloro che risultavano essere ancora in servizio come dipendenti della polizia di Stato. La stampa nazionale ha riferito che si sarebbero conclusi nella competente sede ministeriale i procedimenti disciplinari e, essendo stata ritenuta la natura colposa delle condotte, sono state applicate sanzioni che non hanno implicato la perdita dell’impiego. Di conseguenza – ha aggiunto il Procuratore Generale – il procedimento iniziato dal mio ufficio dovrà avere nuovo impulso” nei confronti di quei funzionari che sono rimasti in servizio nella Polizia di Stato e che ancora non sono andati in pensione”.

“Non vorremmo aver capito male – insiste Maccari -, anche se lo preferiremmo… Ma le parole di Monetti suonano tanto come: ‘volevo che fossero buttati in mezzo alla strada ed il Dipartimento di Polizia non l’ha fatto, come hanno osato? Quindi cosa farà, continuerà a promuovere non si è capito bene quanti e quali procedimenti finchè non troverà un modo per fare come vuole, o che?”.

“E’ ora di smetterla con queste assurde persecuzioni – conclude il Segretario Generale del Coisp -, con atteggiamenti che sembrano rispondere più a un implacabile desiderio di vendetta che ad una sacrosanta sete di giustizia. Monetti e tutti gli altri, non dovrebbero perdere il sonno pensando a come infierire sui Poliziotti italiani, unico sfogo e capro espiatorio per tutto ciò che non va in Italia, perché loro sono gli unici a pagare sempre tutto, fino in fondo e anche di più, anche oltre quel che sarebbe giusto ed equo, perché vivono la colpa perenne di vestire la divisa”.

Coisp

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