Pittore, designer, architetto, grafico, fotografo e soprattutto rivoluzionario: una vita al limite – anzi, consacrata al superamento dei limiti – quella di El Lissitzky (Pochinok, 1890 – Mosca, 1941), il geniale artista russo a cui il Mart di Rovereto dedica una grande mostra, a cura di Oliva María Rubio.
L’esposizione, che ha la sua prima sede a Rovereto, è coprodotta dal Mart, dal Museo Picasso di Malaga (dal 23 giugno al 24 settembre 2014) e dalla Fundació Catalunya – La Pedrera di Barcellona (20 ottobre 2014 – 18 gennaio 2015), in collaborazione con La Fábrica e presenta oltre 100 opere dell’artista russo provenienti da importanti istituzioni internazionali.
El Lissitzky era un creativo e un innovatore, nelle sue opere voleva fondere paesi e culture, arte e design, oriente e occidente. Per lui l’arte doveva essere un processo di ricerca in relazione con l’architettura, l’edilizia e il design.
La mostra vuole ripercorrere l’evoluzione dell’artista attraverso tutti i linguaggi utilizzati per dare concretezza a ciò che intendeva per arte nuova, collettiva e rivoluzionaria: dipinti, progetti tipografici, illustrazioni di libri e riviste, progetti architettonici, fotografie, fotomontaggi e fotogrammi come “Corridore nella città” del 1926 o l’iconico autoritratto “Il costruttore” del 1924.
Al Mart saranno inoltre presentati i “Proun”, opere concepite dall’artista non esclusivamente come dipinti, ma come “stazioni di transito dalla pittura all’architettura” e realizzate soprattutto durante la permanenza a Vitebsk (1919-1920). “Il Proun – scriveva El Lissitzky – inizia come una superficie piana, si trasforma in un modello dello spazio tridimensionale e prosegue con la costruzione di tutti gli oggetti del vivere quotidiano”.
El Lissitzky in linea con l’energia propulsiva delle avanguardie russe, riesce a tradurre, con il suo lavoro, l’anelito verso un’arte che sia “esperienza della totalità”.
“Nella mia vita non sono stato parco con la mia energia. Adesso sono arrivato al limite, in cui so come bisogna creare quadri “belli”, “forti”, “dinamici”. In me deve sorgere di nuovo un enigma. Non appartengo agli uccelli che cantano per cantare”
El Lissitzky
15 febbraio 2014 / 08 giugno 2014
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