“Mario Radice Architettura, numero, colore” al Mart di Rovereto


La mostra “Mario Radice. Architettura, numero, colore”, curata da Giovanni Marzari, nasce dalla volontà di valorizzare la preziosa documentazione del Fondo Radice, donato dalle figlie dell’artista al Mart e conservato nell’Archivio del ‘900

Si tratta di un patrimonio straordinario composto da circa 1.700 pezzi, in prevalenza disegni e schizzi per opere pittoriche, progetti di architettura e design.

Il nucleo di materiali autografi, tra cui si contano anche numerose fotografie, è qui esposto per la prima volta e messo a confronto con opere straordinarie provenienti dalla collezione dal Mart e da altri musei e istituzioni nazionali.

Il percorso artistico di Mario Radice (Como 1898 – Milano 1987), alla luce dei ricchi ed inediti materiali archivistici, suggerisce una rilettura storico-critica sull’astrattismo italiano che non solo approfondisce le vicende delle origini, radicate nel clima degli anni Trenta, ma getta nuova luce sui fitti intrecci con la grande stagione architettonica del Razionalismo.

La mostra “Mario Radice. Architettura numero colore”, nel delineare il profilo di uno tra i massimi esponenti del gruppo degli astrattisti comaschi, precursore e figura di spicco nel panorama culturale italiano del ‘900, si sviluppa lungo un percorso costruito sia all’interno della biografia dell’artista, sia grazie al confronto con le opere di quegli architetti e pittori che costituiscono le punte più avanzate dell’avanguardia artistica italiana.

Così, attraverso la figura di Mario Radice, si possono interpretare i fermenti e gli esiti di quel movimento dell’arte italiana, cresciuto tra le due guerre, dominato dalla ricerca dell’armonia, della disciplina e dell’ordine e regolato dal culto della geometria, della proporzione e del rigore compositivo, del «colore in quanto colore» e delle «forme in quanto forme».

Un esaustivo catalogo edito da Electa accompagnerà il percorso espositivo con saggi critici di Giovanni Marzari, Fulvio Irace, Alice Barale, Ornella Selvafolta, Francesca Bacci, Federico Zanoner, Daniela Ferrari, Paola Pettenella che tratteranno da punti di vista diversi i contesti e l’opera di Mario Radice.

“Il così detto astrattismo non esiste affatto. Tutto esiste già nel campo infinito della natura”

Mario Radice

 

15 febbraio 2014 / 08 giugno 2014

Nessun Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

5 × due =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Precedente El Lissitzky: "L'esperienza della totalità" al Mart di Rovereto
Successiva A Mariglianella incontro tra studenti universitari di diverse provenienze

Articoli Suggeriti

FASHION GOLD PARTY: A PALAZZO AURICCHIO EVENTS MODA, MUSICA E CINQUE PREMIATI

Per Mutaverso Teatro vanno in scena Roberto Latini e Giuseppe Semeraro

MISS MONDO, QUARTA TAPPA DEL TOUR A TEGGIANO

Immigrazione, il Coisp si pronuncia dopo le contestazioni del Prefetto di Venezia Cuttaia a Sindaci e Rappresentanti di altri Enti

Capri: malasanità, aumento di reati e Tribunali che chiudono

L’Associazione Culturale Astrea Sentimenti di Giustizia inaugura inaugura la seconda edizione della rassegna cinematografica