Il Coisp sulle dichiarazioni di Assiv-Confindustria


“Dopo aver letto le dichiarazioni attribuite dai media all’Assiv-Confindustria lottiamo con l’atroce dubbio che nella mente di qualcuno possa prendere forma l’insana idea di tramutare le gravi carenze con cui la Polizia di Stato si sta confrontando, in uno dei periodi più bui che ricordiamo, in un business per tirar su un pacco di soldi. Nell’illuminato suggerimento in questione, infatti, non si fa un chiaro riferimento a chi dovrebbe farsi carico di pagare i vigilanti privati che dovrebbero soppiantare i Poliziotti svolgendo compiti che attengono alla sicurezza pubblica”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo che ieri l’Assiv-Confindustria (Associazione italiana vigilanza e servizi fiduciari) ha sottolineato in una nota che “il rischio di aumento dei furti nelle stazioni ferroviarie, in caso dei tagli della spending review ai Commissariati della Polfer ed ai presìdi dei Carabinieri, potrà essere ridotto grazie all’impiego delle guardie giurate private come previsto dalla legge”.

L’associazione di Confindustria rappresentativa degli istituti di vigilanza ha rilevato che “i furti su treni, stazioni, aeroporti e metropolitane sono ammontati a 436,4 ogni 100mila abitanti, secondo i dati più recenti rilevati dalle Forze di polizia, e sono molto più numerosi rispetto ai 223,4 furti consumati nei luoghi all’aperto e ai 373,3 avvenuti nei locali pubblici” ricordando che “dal 2005, con il decreto n. 144 che ha introdotto misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale, è previsto l’affidamento del presidio sui luoghi di transito ad istituti di vigilanza privata, che potranno quindi adempiere al ruolo di forza di sicurezza sussidiaria anche in caso dell’ipotizzata riduzione di 73 commissariati della Polizia Ferroviaria e di 8 stazioni e presidi dei Carabinieri presso aeroporti e scali ferroviari, nell’ambito del programma di riduzione della spesa pubblica”.

“La lodevole preoccupazione dell’articolazione di Confindustria per le sorti dei cittadini in transito nelle stazioni ferroviarie – aggiunge Maccari – potrebbe forse indurre i suoi appartenenti a collaborare gratis adempiendo così a quel ‘ruolo di forza di sicurezza sussidiaria’ nella maniera più onorevole possibile, e mettendosi così davvero nei panni degli Appartenenti alla Polizia di Stato. Ma se così non fosse – conclude il Segretario del Coisp –, allora quella di Assiv-Confindustria dovrebbe essere considerata niente di più di una battuta scherzosa, anche se di pessimo gusto, perché se non ci sono soldi pubblici (qualunque sia la loro provenienza) da destinare agli Appartenenti alle Forze dell’Ordine che fanno capo allo Stato, meno che mai ce ne possono essere per appartenenti a strutture private e per chi le dirige”.

Coisp

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