Lettera aperta del Coisp


Dopo gli ultimi e recenti episodi di guerriglia urbana accaduti nella Capitale e la solita affannosa ricerca di trovare responsabili unicamente tra le donne e gli uomini in divisa che difendono la Democrazia in questo Paese: Chiediamo in qualità di Cittadini Italiani se la politica e chi la rappresenta ha veramente interesse che l’Italia sia un Paese Democratico. Chiediamo se chi amministra o dovrebbe amministrare la Sicurezza abbia veramente interesse a tutelare i Cittadini Onesti che sempre più chiedono una sicurezza concreta e reale per poter vivere serenamente nelle loro città e nelle loro abitazioni.

Chiediamo a chi ha la responsabilità di governare il Paese, se ha mai fatto una seria e reale riflessione sulle centinaia di feriti che mensilmente si contano tra gli appartenenti alla Polizia di Stato ed alle altre Forze di Polizia, che quotidianamente sono chiamati a fronteggiare alcuni criminali organizzati, i quali, approfittando del legittimo diritto a manifestare, travisano il loro aspetto con maschere, caschi, sono muniti di bastoni, spranghe di ferro, fionde con cui lanciano biglie d’acciaio, bombe carta, bottiglie incendiarie e qualsiasi altro arnese che riescono a reperire per aggredire chi viene chiamato a difendere l’ordine democratico.

EVIDENTEMENTE NO!

Sentire il Vice Ministro dell’Interno Bubbico dire che bisogna fare una riflessione sui numeri identificativi da affibbiare agli appartenenti alle Forze di Polizia impegnati in servizi di Ordine Pubblico fa rabbrividire! Prima da Cittadini e poi da Poliziotti avremmo voluto avere un Vice Ministro dell’Interno che dopo la guerriglia urbana consumatasi durante l’ultima manifestazione tenutasi a Roma, avesse preso posizione in difesa dell’ordinamento Democratico affermando che non saranno più consentiti comportamenti come quelli che sono stati tenuti a Roma nell’ultima manifestazione, che chi si presenta per manifestare con caschi, maschere e oggetti per offendere deve essere perseguito secondo la legge penale della Repubblica Italiana, che questi criminali saranno identificati e perseguiti e non gli sarà consentito di partecipare ad altre manifestazioni utilizzando appropriate misure di prevenzione e repressione.

Questo avrebbe dovuto fare il Vice Ministro dell’Interno Bubbico! Che Paese stiamo diventando, o meglio che Paese volete che diventi? Se il Governo, i Parlamentari sono convinti che la Polizia di Stato possa chiudere, che non serviamo, bene, ce lo dicano e non continuino però a chiedere la nostra presenza negli stadi, nelle manifestazioni, davanti ai palazzi istituzionali, abbiano il coraggio di dirlo agli Italiani. Gli appartenenti alle Forze dell’Ordine sono stanchi di prendere sassate da “pseudo manifestanti” travisati ed armati, di essere presi di mira ogni volta da politicanti e opinionisti interessati, quasi fossero le donne e gli uomini in divisa il problema, e non chi mette a ferro e fuoco le città.

I Poliziotti sono stanchi di rischiare la vita per assicurare i criminali alla giustizia, e poi vederli fuori dopo due giorni, sono nauseati dalla politica e non solo, e da chi non riconosce l’importanza e la dignità anche economica della loro professione.

Il COISP è anche stufo di essere sempre più spesso, l’unica voce a difesa delle donne e degli uomini in divisa.

Roma, 24 aprile 2014

La Segreteria Provinciale

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