Dopo gli impossibili sacrifici imposti per oltre 4 anni alle donne e agli uomini in divisa, che comunque si sono sacrificati per garantire la sicurezza e la democrazia in ogni angolo del Paese, dopo le rassicurazioni dei ministri interessati che l’anticipo dello sblocco del tetto salariale era, ormai, in dirittura d’arrivo, anche perché le risorse necessarie sono state reperite da risparmi su fondi già destinati allo stesso personale, la notizia trapelata in queste ore secondo la quale Palazzo Chigi smentisce le anticipazioni dei suoi ministri, l’unica risposta che ci si potrà attendere dai cittadini in divisa è la protesta di piazza.
Lo affermano in una nota congiunta SIULP, SIAP, SILP CGIL, UGL POLIZIA, COISP, CONSAP e UIL POLIZIA con la quale fanno appello al Presidente Renzi affinché il Governo dia concretezza agli impegni assunti pubblicamente dai ministri interessati e relativi allo sblocco del tetto salariale che, oltre a dare il giusto riconoscimento a quanti sacrificano la propria vita per 1.300 euro al mese per la sicurezza del Paese, libera e incentiva l’operatività della funzione di Polizia. Abbiamo atteso con fiducia sinora che il Governo desse il giusto rilievo al Comparto Sicurezza, sottolineano i leader sindacali, ora il tempo degli annunci è finito. Se non ci sarà il provvedimento di anticipo dello sblocco vuol dire che il governo ha in animo di non restituire ai poliziotti la dignità che gli è dovuta.
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