Napoli, squadra nautica: lettera aperta


“Egregio Signor Ministro dell’Interno ed Egregio Signor Capo della Polizia, vorrei portare alla Loro attenzione, alcune considerazioni inerenti la paventata chiusura di tutti gli uffici della Polizia di Stato impegnati nella prevenzione e nel contrasto delle attività illecite in mare. Tale provvedimento premierebbe chi normalmente delinque a scapito della sicurezza della stragrande maggioranza dei cittadini di questo paese.

Infatti la completa soppressione di tutti gli uffici delle Squadre Nautiche della Polizia di Stato, che al momento rappresentano, di fatto, l’unica Forza dell’Ordine che assicuri il controllo di Pubblica Sicurezza in mare, demanderebbe alle motovedette della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza tale incombenza. Detto compito per la prima risulterebbe improbabile in quanto assolve a funzioni di polizia giudiziaria, prevenzione e repressione solo di determinate violazioni; per la seconda problematica perché sarebbe distratta dalla sua competenza istituzionale primaria legata alle materie economiche e finanziarie. Inoltre il personale del corpo militare della Capitaneria di Porto non ha in uso mezzi tecnici, quali ad esempio terminali per il controllo di polizia delle persone fermate né un armamento individuale per il personale. Altro fattore da considerare è quello legato all’Ordine Pubblico che sarebbe demandato di fatto a due corpi militari, cosa contraria a tutti i principi sui quali si basa un paese democratico quale il nostro, che prevede sia la Polizia di Stato, in quanto forza di polizia civile, l’unica ad avere la gestione dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica. Detto ciò è da rappresentare altresì che gli appartenenti alla Capitaneria di Porto non hanno giuridicamente alcuna qualifica di agente di Pubblica Sicurezza.

Volendo fare un esempio pratico troveremmo realtà come quella della città di Napoli, il cui porto ha un traffico passeggeri di milioni di persone all’anno ed il cui golfo è considerato, dopo Hong Kong, quello con la più alta densità di traffico marino del mondo, senza che nessuna forza di polizia civile o militare possa essere in grado di espletare idonei controlli, lasciando di fatto la possibilità alla criminalità del posto (che desta da sempre allarme sociale di primissimo piano nell’ambito del panorama nazionale) di poter svolgere i propri traffici illeciti in maniera assolutamente incontrollata.

Si pensi anche ai Commissariati di Pubblica Sicurezza di Ischia e di Capri che, con questo provvedimento, resterebbero completamente isolati negli orari serali e notturni. Concludo con un’ultima riflessione inerente gli investimenti effettuati in un settore professionale, quale quello nautico che, nonostante i suoi numerosi decenni di storia, sparirebbe in un attimo come se non fosse mai servito a nulla.

Con l’auspicio che, grazie ad un confronto legittimo e democratico, si possa addivenire ad una giusta razionalizzazione delle risorse tecniche e umane che non comporti la sacrificale chiusura degli Uffici di cui trattasi, l’occasione è gradita per porgerVi i Migliori saluti”.

Coisp

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