Giovane ucciso a Terni: per il Coisp inadeguata la gestione dell’immigrazione clandestina


“La gravissima vicenda del giovane ucciso a Terni è l’ennesima, drammatica conferma della totale inadeguatezza di un sistema che non offre alcuna seria gestione delle problematiche legate all’immigrazione clandestina. E’ l’ennesima conferma delle tante, tantissime menzogne di chi giunge in Italia fingendo di chiedere aiuto ma in realtà pronto solo a sfogare ogni sua assurda pretesa ed ogni sua volontà di sopraffare le leggi ed i cittadini di un Paese che offre ospitalità e si ritrova con un figlio ammazzato. E’ la tragedia dell’approssimazione e dell’insicurezza generata da una legislazione completamente inappropriata. Solo le Forze dell’Ordine avevano fatto ciò che era necessario nei confronti di chi adesso è accusato di aver assassinato un innocente, quelle stesse Forze dell’Ordine in nome delle quali insistiamo a denunciare che così i problemi di ordine e sicurezza legati all’immigrazione finiranno per travolgere il Paese”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la morte di David Raggi, il giovane di 27 anni ucciso in pieno centro, a Terni, colpito da una bottigliata al collo, per il cui omicidio è stato accusato Amine Aassoul. Quest’ultimo era arrivato a Terni nel 2007 dove aveva raggiunto la madre sposata con un uomo del posto. Dopo alcuni furti compiuti tra Porto Recanati, Fermo e Civitanova Marche gli era stato revocato il permesso di soggiorno ed era stato rimpatriato. Assoul era tornato in Italia nel maggio dell’anno scorso, sbarcando a Lampedusa. La sua richiesta di asilo politico era stata respinta a ottobre e la Squadra Volante di Terni gli aveva notificato la decisione. Il marocchino aveva però fatto ricorso nei trenta giorni previsti ed era in attesa di una decisione in merito.

“Il caos dovuto alla gestione dell’immigrazione – conclude Maccari – non fa altro che continuare a generare episodi di gravissimo rischio, quando non tragedia consumate come quella di Terni, cui uno Stato, chi lo amministra e chi ne fa le leggi, non dovrebbe consentire che i suoi cittadini fossero esposti. Per quanto si continuerà a fingere dicendo che tutto è sotto controllo e che tuto va bene? Lo si vada a dire, adesso, ai familiari di David Raggi”.

Coisp

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