Con ‘Il poeta residente’ per la prima volta in Italia un’Università accoglie la poesia contemporanea per invitare gli studenti, i docenti e la comunità cittadina a confrontarsi con l’arte del linguaggio e la ricerca sulla parola.
Riprendendo l’idea di una “cattedra di poesia”, che ebbe qualche anno fa il compianto Giorgio Fulco, l’Università Federico II ha deciso di affrontare il nostro tempo attraverso la voce della poesia. A partire da lunedì 18 maggio 2015, i poeti, specialisti per eccellenza del linguaggio, perché commerciano ogni giorno con le parole e il loro uso abituale, ci invitano a ragionare sui nostri luoghi comuni, sulle inerti abitudini mentali che condizionano il nostro modo di pensare e di parlare.
Primo ospite è Jolanda Insana, poetessa di origine messinese, radicata a Roma da molti anni, riconosciuta come una delle voci più originali e significative dei nostri tempi.
I suoi libri sono pubblicati dalla Garzanti, dove si trova l’edizione di Tutte le poesie e i successivi lavori, molto apprezzati dal pubblico e dai critici specializzati.
Con la sua ‘Poesia teatrale, che suppone o sembra pretendere ‘una voce urlante-recitante’, come ha scritto Paol Mauri su ‘Repubblica’, Jolanda Insana è il primo Poeta residente della Federico II. Da lunedì 18 maggio ci saranno tre incontri pomeridiani con la cittadinanza (sempre alle 16, a San Marcellino lunedì e nella sede di via Porta di Massa, 1, il martedì e il mercoledì), conclusi da un incontro con tutto l’Ateneo il giovedì 21 all’interno della cornice di ‘Come alla corte di Federico‘.
In questo modo, la tradizione ormai più che decennale degli incontri tra saperi universitari comincia ad aprirsi agli artisti e alle personalità più creative del territorio e della nazione.
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