Primo Summer Party di beneficenza per il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione degli Industriali di Napoli e i Giovani Imprenditori di Confcommercio Napoli. Il 1° luglio al Molo Luise (via Caracciolo, 1), a partire dalle ore 21,30, appuntamento con “Dritto al Cuore”, galà di beneficenza promosso per festeggiare insieme l’arrivo dell’estate.
L’evento vede tra i sostenitori anche l’Associazione Italiana Giovani Avvocati (Aiga) e l’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (UGDCEC) di Napoli.
L’iniziativa è finalizzata alla raccolta di fondi per sostenere le attività promosse da NEST Napoli Est Teatro, associazione culturale di San Giovanni a Teduccio che fa capo a un gruppo di attori e registi partenopei di fama nazionale e che realizza corsi di recitazione, workshop, laboratori didattici, pedagogici, corsi di arte e fotografia dedicati a bambini e ragazzi della periferia orientale della città.
“Con la prima edizione del Summer Party – spiega Susanna Moccia, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione degli Industriali di Napoli – abbiamo scelto di essere al fianco di Nest, polo culturale della periferia Est di Napoli divenuto un punto di riferimento per un’area fortemente in degradata della città. Vogliamo sostenere la creatività dei tanti giovani e dei tanti bambini che spesso vivono in condizioni di disagio e che rappresentano il futuro di questo territorio. È proprio da loro che bisogna ripartire per scrivere una nuova storia”.
Coordinatore dell’evento è Gianluigi Barbato, membro del Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani Imprenditori.
“La raccolta fondi è finalizzata a sostenere progetti per e con i giovani – commenta Senofonte Demitry, presidente di Confcommercio Giovani Imprenditori Napoli – Nest è una realtà nata dal basso che in poco tempo ha saputo acquisire un ruolo di primo piano per la nostra città e in particolare per l’area Est di Napoli. Bisogna sostenere in ogni modo poli di aggregazione di questo tipo, in grado di incentivare la creatività dei giovani delle periferie e di offrire un’alternativa culturale e di confronto”.
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