L’antica chiesa di San Salvatore a Pistoia, importante e pregevole edificio storico situato in via Tomba di Catilina, a due passi da Piazza del Duomo, dopo decenni di incuria che ne hanno provocato il degrado, sarà oggetto di un intervento di restauro interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, per diventare sede di attività culturali progettate e promosse dalla stessa Fondazione e aperte alla fruizione pubblica.
Le prime notizie della chiesa di San Salvatore risalgono al X secolo, anche se l’aspetto attuale si deve ad un rifacimento del 1270. Nonostante alcuni limitati interventi realizzati alla fine del ’500, l’edificio ha conservato intatto il suo fascino medievale ed è considerato un prezioso esempio di architettura romanica nel centro storico della città.
Di proprietà del Capitolo della Chiesa Cattedrale di Pistoia, la chiesa di San Salvatore – sconsacrata in seguito alle soppressione voluta dal Vescovo Scipione de’ Ricci nel 1784, da molti anni ridotta a magazzino ed in condizioni conservative che rendono urgente un intervento di recupero e risanamento – verrà utilizzata dalla Fondazione Caript in comodato fino al 2035 per gli scopi sopra indicati.
I lavori di restauro, per la cui progettazione sono stati consultati sette diversi professionisti pistoiesi, sono stati affidati, a seguito delle conclusioni di un’apposita commissione, all’architetto Nicola Becagli e saranno finalizzati al recupero strutturale e funzionale dell’edificio, sul quale verranno condotte approfondite indagini conoscitive e diagnostiche in accordo e collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici.
La Fondazione si farà carico delle spese del restauro, nonché di quelle connesse alla realizzazione delle iniziative culturali che caratterizzeranno la nuova destinazione d’uso dell’edificio.
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