A Roma nuova grave aggressione alle Forze dell’Ordine


“Il quadro veramente inquietante e desolante che emerge dai fatti avvenuti in questi giorni a Roma, dove l’operato delle Forze dell’Ordine è stato compromesso dalle aggressioni di decine di delinquenti ed i colleghi ne sono usciti anche feriti, dimostra con vergognosa chiarezza che certi territori sono considerati da alcuni come terra di nessuno, come giungla dove vince chi è più violento,
come limbo dove le leggi e le regole non valgono. Qualcosa che lo Stato, evidentemente, non si vergogna di far trasparire, non si preoccupa di smentire, non si cura di impedire o, quantomeno, di limitare almeno tenendo al riparo l’incolumità dei suoi Servitori più cretini”.
Questo il commento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo il secondo grave episodio di aggressione alle Forze dell’Ordine avvenuto a Roma in meno di due giorni. Dopo le scene di guerriglia urbana verificatesi all’isola pedonale del Pigneto, zona della movida capitolina, ieri si è registrato un episodio simile in periferia, in via dell’Archeologia a Tor Bella Monaca. Gli Agenti stavano procedendo all’arresto di due spacciatori quando circa 50 persone sono intervenute per consentirgli la fuga. Il caos è durato diversi minuti con oggetti lanciati anche dalle finestre dei palazzi che affacciano sulla strada. Due violenti, entrambi pluripregiudicati, sono stati già arrestati dalla Polizia mentre altri due sono irrimediabilmente scappati.
Solo due giorni fa, nella nuova isola pedonale di via del Pigneto, alcuni Carabinieri che stavano arrestato due pusher del Gambia, sorpresi a vendere dosi ad un acquirente sono stati accerchiati da una quarantina di connazionali che li hanno minacciati ed aggrediti.
“Sembrerebbero scene da Bronx degli anni più bui, ma invece siamo nientemeno che nella Capitale d’Italia – aggiunge Maccari -. Capitale di un degrado e di un decadimento tutto italiano, fomentato, alimentato, incoraggiato da una politica sciatta ed accondiscendente, da Istituzioni distratte e menefreghiste, da un’opinione pubblica sempre più indotta a pensare che quando scegliamo di indossare la divisa, ci mettiamo volutamente in fila come bestie che devono essere mandate al macello. Il tutto in un concentrato esplosivo in cui, come minimo, quando un Carabiniere
o un Poliziotto osano arrestare uno spacciatore, la minima reazione giusta, comprensibile, sacrosanta, è aggredirli e mandargli a monte il lavoro, e mandarli all’ospedale e, con una buona dose di fortuna e di perizia, mandarne anche qualcuno all’obitorio. Tanto, lo sanno tutti, quei poveri cretini non possono difendersi altrimenti finiscono in un mare di guai!”.

Coisp

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