Laura Rangoni denuncia: “Il biologico assoluto non esiste. E’ una moda. Ma le merendine sono un problema sociale” e Roberto Brioschi lancia l’allarme: “I pomodori di oggi contengono il 60 % di cellulosa: è come farsi un panino con il Mattino e attenzione alla moda della razza bianca marchigiana: è un gioco inventato, la maggior parte di quella venduta non è autentica perché non è conveniente allevarla”.
La giornalista e scrittrice emiliana giornalista una delle massime esperte di gastronomia di cui ancora oggi è una delle maggiori interpreti con 63 libri scritti sul tema ai microfoni di Radio Club 91 nel programma Sapori di Sera con Roberto Esse sostiene un ritorno alle buone abitudini e dice che “Da quando le donne lavorano non fanno più crostate. Siamo passati dalla carenza di cibo al cibarci di ciò che la natura fornisce in ogni stagione alle cose precotte. Mangiamo cose snaturate, quasi premasticate.
In passato chi preparava la passata di pomodoro in casa veniva considerato un contadino, un poveretto, un ignorante adesso le persone di città vanno ricercando sapori antichi perché l’omologazione stufa. In alcuni casi il biologico è diventata una moda spinta. Il problema delle merendine è un problema non solo alimentare ma sociale. Se avessimo le mamme che fossero a casa sarebbe tutto diverso almeno nel processo di trasformazione”. E consiglia di “comprare cose di stagione, fare le cose con amore che è l’ingrediente segreto di ogni piatto ben riuscito e curare la semplicità. Il massimo è uno spaghetto aglio, olio e peperoncino a lume di candela su una tovaglia a scacchi”.
Roberto Brioschi autore di Biologico Etico ed esperto di biologico sostiene che “i pomodori di oggi contengono il 60 % di cellulosa. E’ come farsi un panino con il Mattino di Napoli, contiene cellulosa nella stessa proporzione e attenzione alla moda della razza bianca marchigiana: sono vacche magre che fornivano poca carne e molto dura e poco latte ma molto nutriente. Ma non si prestano all’allevamento in stalla e sono razze abbandonate che ora vengono riscoperte anche se non è conveniente allevarle. La carne è dura va bene solo per i lessi. E’ un gioco inventato. Il macello di Macerata aveva provato a introdurre anche i pacchi formato famiglia ma non ha avuto esito. Oggi c’è la moda di lanciare delle presunte particolarità alimentari “.
Piuttosto il biologico possiamo definirlo come “il cibo locale, i prodotti di brutto aspetto, la biodiversità. ossia ricominciare a mangiare ciò che il territorio ci offre. Ad Alessandria per esempio sono state censite ben 23 diverse qualità di mela renetta”.
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