Gli Uffizi a Casal di Principe: la luce ha vinto l’ombra. Il bilancio di una rinascita


A poco meno di sei mesi dalla sua inaugurazione – alla presenza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – si è conclusa la mostra La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe (a cura di Antonio Natali, Fabrizio Vona e Marta Onali), prima produzione culturale in un bene confiscato alla camorra.
Promossa dalla Galleria degli Uffizi (allora diretta da Antonio Natali), a sostegno del Comune di Casal di Principe, e prodotta da First Social Life, l’esposizione di 20 opere provenienti dalle collezioni della Galleria degli Uffizi di Firenze, del Museo di Capodimonte di Napoli, della Reggia di Caserta e del Museo Campano di Capua e scelte per il loro significativo legame col territorio che le accoglie, ha rappresentato innanzitutto una sfida basata su un patto di responsabilità sociale tra il mondo della cultura e della politica, tra grandi realtà imprenditoriali e associazioni culturali, alleanza strategica per promuovere un nuovo modello economico della conoscenza.
Dal 21 giugno ad oggi la mostra ha ospitato circa 36mila visitatori. Gli studenti di 50 scuole hanno partecipato alle varie attività commesse all’esposizione, così come molteplici sono state le
associazioni che hanno preso parte a questa prima start up di economia della conoscenza a Casal di Principe.
Nel cuore di quella che un tempo era una casa di Gomorra, più di 15mila studenti di tutte le età sono stati impegnati nei percorsi di didattica all’interno della struttura che oggi, invece, è Casa don
Peppe Diana/Restart, dove le ambasciatrici e gli ambasciatori della Rinascita hanno “custodito” la mostra, 18a edizione de “La città degli Uffizi”
“L’arte – così afferma Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi – soprattutto la pittura caravaggesca, il teatro del conflitto tra luci e ombre che vediamo in questa mostra riflette una realtà partenopea che ritroviamo in questo territorio. Questa luce suggerisce anche una lettura politica dello sviluppo sociale che si ritroverà in due altri progetti complessi, ai quali stiamo lavorando insieme in questo momento, a Lampedusa e a Roma, e più ampiamente nel Mediterraneo.”
Numerosi i partner del progetto complessivo, che con il loro concreto contributo hanno reso possibile che le opere, patrimonio dello Stato e solitamente esposte in quattro importantissimi musei nazionali, fossero per sei mesi patrimonio anche di Casal di Principe e della sua rinascita.
First Social Life, che ne ha curato l’organizzazione e la produzione, esprime perciò la piena intenzione di proseguire l’impegno nel territorio, accompagnando e affiancando le ragazze e i ragazzi casalesi che nei mesi, con la loro capacità ed il loro impegno, hanno dimostrato che un altro modello economico è possibile: saranno individuati importanti e innovativi percorsi di formazione all’impresa, attraverso i quali sarà possibile generare un più ampio progresso sociale e civile. Negli interessi di First Social Life c’è la volontà di creare una rete responsabile con i partner, leader nel mondo della cooperazione, dell’impresa, dell’industria e della cultura, a sostegno di donne e uomini che nel lavoro e nella cultura potranno proseguire il cammino di riscatto della loro comunità.
La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe
21 giugno – 13 dicembre 2015, Casa Don Peppe Diana, Casal di Principe (Ce)
Mostra sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana.

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