Cellar Theory: Il posto per chi, la musica, la ama davvero


“Aprile, dolce dormire” recita un vecchio adagio e, sicuramente, dopo le nottate trascorse al Cellar Theory una pennica pomeridiana potrà aiutarvi a rinfrancare il corpo, allo spirito ci pensiamo noi con tanta buona musica! Si comincia giovedì 07 con il rock dei Whiskeycold Winter, una variante moderna che affonda le proprie basi nel rock tradizionale, nel rock blues, nel southern e nel folk rock, pur non mancando influenze stoner, psichedelia e (in piccole dosi) doom sabbathiano. La serata è dedicata alla presentazione del loro nuovo Ep “Cosmic Hangover”, progetto musicale che possiede due anime: una più purista e granitica e una più incline al mood psichedelico e al “viaggio” interiore.

Venerdì 08, sarà on stage Sara Lov, per la sua seconda volta da solista a Napoli, dove è finalmente tornata per presentare il suo terzo album, “Some Kind Of Champion” uscito quattro mesi fa per la Irma Records, realizzato grazie al sostegno dei numerosi fan attraverso una campagna su PledgeMusic. Apparentemente, il sound della cantante statunitense non sembra essere cambiato, il suo approccio art pop con venature dreamy, presente come in passato, è semplicemente più maturo. Adorata da media e pubblico, la sua voce suadente, raffinata e minimalista è una dolce ed intima ipnosi tra folk e pop.

Domenica 10, ci sarà Camera d’Autore con un tributo a Francesco De Gregori.

Giovedì 14, arriveranno sul palco del Cellar Theory i Kill The Vultures. Dopo sei anni di silenzio, l’MC Alexei Casselle e il produttore Stephen Lewis tornano con un album cupo e teso “Carnelian”. Sebbene ci siano richiami jazz, non è difficile rintracciare lungo la dozzina di tracce dell’album, certe tematiche abituali della doppia H – razzismo, potere, denaro, crimine – elaborate su beat che spaziano dall’acid-jazz alla musica sperimentale, con suoni ricercati e complessi. In quest’ultimo capitolo della loro produzione, il duo di Minneapolis racconta, non denuncia, declama, non diverte.

Venerdì 15, i Beltrami sapranno convincerci con il loro “Punti di Vista” secondo album della band partenopea. Un disco dalle matrici profondamente legate alla musica leggera italiana e al cantautorato, contaminato dalle sonorità pop e rock che caratterizzano l’identità della band.

Sabato 16, il Cellar Theory sarà lieto di ospitare la presentazione di “Mamma Quartieri” primo album da solista di Giglio. Dopo le avventure registrate con i Gentlemen’s Agreement, Raffaele Giglio torna con un’opera realizzata in lingua napoletana in cui il musicista/attore ha riassunto esperienze private lunghe un paio di anni, vissute nella CasaGiardino dei Quartieri Spagnoli. «Ho preso la decisone di affidarmi a questo flusso antico e prezioso che è la canzone napoletana» afferma Giglio, ed in effetti essendo stato registrato in presa diretta nella cripta della Basilica di San Severo a Capodimonte, al Sanità Music Studio, il disco è permeato da un certo spleen partenopeo, cui fanno da controcanto le voci dei bambini in strada del rione Sanità. Giglio si esibirà affiancato da Marcello Squillante (fisarmonica), Michelangelo Nuscowiz (tromba/violino/banjo), Davide Viola (violoncello) e Antonino Anastasia (tamburi a cornice).

Il Cellar Theory

Nato nel 2007, in una cantina del Vomero a Napoli, il Cellar Theory si è sempre ispirato ai Kellerclub berlinesi, veri e proprio club sotterranei ricavati da cantine, apparentemente chiusi al pubblico, ai quali si accede tramite scalette impervie, e che – nonostante la forma grezza e l’arredamento approssimativo – sono spesso il fulcro della vita notturna e musicale della capitale tedesca.

Nel 2013 si è trasferito a Vico Acitillo, ma ha conservato lo spirito originario, quello di posto dove essere se stessi e dove ascoltare una musica che non è scesa a compromessi: jazz, rock, elettronica, cantautorato – e tutto quello che in un genere non rientra – vi trovano lo stesso spazio di espressione, purché si tratti di progetti nuovi, di sperimentazione, di espressione di chi ha davvero qualcosa da dire in campo musicale.

E non solo: alla musica si combina l’arte in tutte le sue forme, dal video alla fotografia passando per la performance, e in generale per qualunque voce cerchi spazio fuori dai soliti circuiti.

CellarTheory

Vico Acitillo, 58, Napoli

infoline: 349 83 28 486

Apertura porte h 22

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