Sono Toni Servilo e Juraj Valčuha i protagonisti, venerdì 15 aprile ore 20.30 e sabato 16 ore 18.00 del nuovo, atteso appuntamento della stagione sinfonica 20XV/20XVI The Golden Stage del Teatro di San Carlo.
Juraj Valčuha, direttore principale dell’Orchestra della Rai di Torino, torna alla guida di Orchestra e Coro del Massimo napoletano in un programma che prevede laSinfonia n.5 in si bemolle maggiore di Sergej Prokof’ev (1891 – 1953), seguita da Oedipus Rexdi Igor Stravinsky (1882 – 1971), opera – oratorio in due atti su testo di Jean Cocteau, tratto dall’omonimatragedia di Sofocle.
Oedipus Rex vanta, in questa edizione, la voce recitante di Toni Servillo, vincitore dell’European Film Awards come miglior attore per la sua interpretazione nel film premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino, interprete di fama internazionale anche per Il divo e altre pellicole già applaudito al Teatro di San Carlo negli ultimi anni, sia in occasione dello spettacolo Sconcerto nel 2011 che nel Lélio di Berlioz nel 2012.
Protagonista, oltre all’attore campano, un cast d’eccezione che annovera il tenore Brenden Gunnell (Edipo), il mezzosoprano Sonia Ganassi (Giocasta), il baritono Alfred Muff (Tiresia), il basso-baritono Marko Mimica (Creonte), il tenore Matteo Mezzaro (pastore).
La Quinta Sinfonia in Si bemolle maggiore, op. 100 di Sergej Prokof’ev (1891 – 1953), composta nell’estate del 1944 fu eseguita per la prima volta il 13 gennaio dell’anno successivo a Mosca, diretta dallo stesso autore, con clamoroso successo. Costruita nella classica forma in quattro movimenti, la Sinfonia trasmette uno stile epico che si addice a un lavoro scritto in tempo di guerra, ma nello stesso tempo impressiona per la chiarezza espositiva e immediatezza melodica. Prokof’ev riesce a coniugare elementi della tradizione classica russa con spunti impressionisti e modernizzanti, in un linguaggio pervaso da una forte carica ironica e fantasia ritmica.
In Oedipus Rex, opera oratorio in latino, strutturata in un prologo, due atti e un epilogo, Igor Stravinsky (1882 – 1971) riesce a coniugare felicemente elementi dell’antica mitologia, con una imponente forma oratoriale che richiama le grandi scritture di Bach e Händel. Stravinsky abbandona dunque la vivacità e l’incisività che caratterizzano le sue composizioni neoclassiche precedenti (come i balletti Pulcinella o Les Noces), in favore di accenti più solenni ed espressivi, forieri di una tragica ritualità. Per il testo si rivolge al suo amico regista, poeta, scrittore e drammaturgo Jean Cocteau (1889 – 1963), che predispone un libretto svincolato da ogni gesto retorico e perfettamente funzionale alla concezione del compositore, improntata a una rinnovata sobrietà rappresentativa.
A proposito della lingua usata, il latino, così si espresse Stravinsky “materia non morta, ma pietrificata, diventata monumentale e immunizzata contro ogni trivializzazione” ed ancora “che gioia scrivere musica su di un linguaggio convenzionale, quasi rituale, di un livello così alto che s’impone per se stesso.”
La prima esecuzione dell’Oedipus Rex ebbe luogo in forma di concerto il 30 maggio 1927, al Teatro Sarah Bernhardt a Parigi, con la direzione del compositore nell’ambito dei Ballets Russes di Djagilev, dedicatario della partitura. L’anno seguente venne rappresentato in forma scenica alla Staatsoper di Vienna.
Il programma
Direttore | Juraj Valčuha
Maestro del Coro | Marco Faelli
Sergej Prokof’ev, Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore, op. 100
Igor’ Stravinskij, Œdipus Rex, opera–oratorio in due atti su testo di Jean Cocteau
Voce recitante | Toni Servillo
Œdipus |Brenden Gunnell
Jocasta | Sonia Ganassi
Créon |Marko Mimica
Tirésias |Alfred Muff
Il pastore |Matteo Mezzaro
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Teatro di San Carlo
Venerdì 15 aprile 2016 ore 20.30 (Turno S)
Sabato 16 aprile 2016 ore 18.00 (Turno P)
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