Il testo di Mattia Torre racconta una storia al limite del paradosso in cui viene fuori l’idea malsana della società contemporanea: per farcela bisogna essere cinici, spregiudicati, violenti, addirittura disposti a uccidere.
Noi abbiamo utilizzato quest’atto comico come pretesto per raccontare la confusione sociale in cui viviamo. Una città, una nazione, un mondo intero che spalanca le porte a chi costruisce il proprio successo sulla spregiudicatezza, il cinismo e lo spregio verso il prossimo. E abbiamo deciso di farlo partendo da uno dei quartieri più critici della periferia napoletana, in cui è nato da qualche anno il Nest, un avamposto di cultura che porta bellezza e scelta nel degrado sociale in cui versa il quartiere. Certi che raccontare storie possa essere una valida alternativa alla desertificazione culturale del nostro tempo. Perché una comunità si costruisce intorno all’antico binomio del raccontare e dell’ascoltare. Perché noi ci crediamo davvero in qualcosa di buono, migliore!
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