Mio caro lettore, io – il narratore – ti presento questo libro: nelle sue prime pagine, Gianfranco Bellissimo scrive di una
NAPOLI VIOLATA NEGATA IPOCRITA.
Una Napoli che, sia pur con tristezza, non possiamo negare che esista. Una Napoli che, giorno dopo giorno, si mostra ai nostri occhi come un Presepe non più bello come una volta, e – purtroppo – non vivibile quanto vorremmo.
E perché? Ma perché in questo Presepe ci troviamo troppo spesso a percorrere strade dissestate, strade con buche che per mesi e mesi non vengono riparate, oppure che vengono “raffazzonate” alla meglio in occasione di eventi come il G7 o magari la visita del Papa… E che dire, poi, degli endemici cumuli d’immondizia, delle tante aiuole abbandonate, del traffico caotico e fin troppo indisciplinato… Per non parlare della BELLA ed artistica fontana del Tritone a Piazza Cavour, da anni inattiva, lasciata a sé stessa e col fondo cosparso di rifiuti… Ahinoi! A volte perfino i nostri splendidi panorami non sembrano più quelli di un tempo!
In questa città, purtroppo, è davvero facile incontrare ambulanti e guardamacchine abusivi che – lo sappiamo bene – sono immancabili… Ed è anche facile vedere auto in sosta selvaggia o magari sui marciapiedi… Sembra proprio che gli automobilisti se ne freghino perfino di pensare ai Vigili Urbani, al rispetto delle regole, alla correttezza della viabilità… E non voglio nemmeno ricordare la situazione del Cardarelli, che fa rima con le sue “barelle” in gran quantità nei corridoi… Insomma: non è che il Presepe sia proprio esaltante!
A questo punto, Gianfranco osserva che un nostro illustre concittadino, pur vivendo a Roma, amava esaltare le bellezze di Napoli, affermando appunto che “Il Presepe è bello!”
Ma, nel dire questo, lo contrapponeva senza mezzi termini ai “pastori” che invece, secondo lui, erano “non buoni”.
Ed è qui che Gianfranco ha un ripensamento: è proprio il contrario! Infatti il Presepe, purtroppo, non è più bello come una volta, mentre invece i “pastori” – o almeno TANTI di essi – sono più che buoni!
Ed allora Gianfranco coinvolge Costantino Maria Casilli nella ricerca di una
NAPOLI CHE NON MUORE
proprio in virtù di questi “pastori” che non soltanto sono buoni, ma anche numerosi.
Così i due amici – come novelli Dante e Virgilio (ma è solo una pura analogia!) – cominciano a percorrere i vari quartieri di Napoli, scoprendo man mano che la Città è viva, pronta a recuperare le sue bellezze, la sua storia e le sue attività, tutti elementi che l’hanno resa “invidiata ed amata” nel mondo intero.
A ben guardare, ed in questo i novelli Dante e Virgilio sono ben documentati, il Cardarelli non è soltanto “barelle e mala sanità” , ma è anche specializzazioni e competenze. Inoltre, gli stessi Agenti della Polizia Municipale, che molti di noi criticano in maniera càustica, sono invece – in buona maggioranza – attenti e scrupolosi. A questo punto, a Gianfranco piace citarne alcuni, come ad esempio Biagio Cognome, impegnato a rendere Piazza Vanvitelli il meno caotica possibile, e poi Nome Occhiuzzi, che davvero è sempre “vigile” in ogni circostanza, e poi ancora il Capitano Fiorillo, sempre pronto ad attivarsi per trovare soluzioni che possano limitare i disagi della Città…
Ed allora, caro lettore, comincia a leggere questo libro che, partendo da una breve analisi della
NAPOLI VIOLATA NEGATA IPOCRITA,
vuole portarti a conoscere tanti “VERI” napoletani, cioè quelli che fanno di Napoli una città che NON MUORE, ma che – al contrario – VIVE e FA VIVERE continue emozioni sia ai turisti che ai napoletani stessi, al punto che ancora oggi è ben giusto dire :
VEDI NAPOLI E POI MUORI .
Il che significa, tanto per capirci bene, che non si può morire senza aver visto Napoli!
Il narratore
La presentazione del libro si terrà sabato 25 giugno 2016 ore 10,30 presso il Complesso Turistico Averno Damiani.
Via Monte Nuovo Licola Patria, 85 – 80072 Pozzuoli – Napoli
Edizioni ANCHE TU Via Michele Pietravalle 12 /D 80131 Napoli
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