La casa editrice Homo Scrivens presenta il libro: Le mani sulla città. Dietro le quinte di un film senza tempo


Nato dall’incontro della studiosa Giovanna Gravina con il regista Francesco Rosi, il libro “Le mani sulla città. Dietro le quinte di un film senza tempo” (Homo Scrivens) sarà presentato martedì 28 giugno alle ore 18 a Napoli nella sede della Scuola di cinema Pigrecoemme.

Frutto di un accurato lavoro di ricerca e raccolta di documenti di archivio, testimonianze, voci critiche e aneddoti, il volume rappresenta un dietro le quinte dagli anni ‘60 a oggi e aggiunge alla affascinante storia del film, Leone d’oro al Festival di Venezia nel 1963, una intervista inedita al regista. E non solo. Martedì, infatti, saranno mostrati per la prima volta anche due documenti inediti del 1962 che contribuiscono a fare luce su alcuni aspetti della preparazione del film e su alcuni elementi che hanno permesso – affermava Rosi – «di far diventare questo film, non solo una storia, un’avventura umana».

Alla presentazione organizzata da Homo Scrivens intervengono, insieme all’autrice: l’architetto Massimo Rosi, fratello del regista scomparso lo scorso anno, lo storico del cinema Raffaele Della Vecchia, il critico e saggista Alberto Castellano e Aldo Putignano direttore Homo Scrivens. Modera il giornalista Giovanni Capozzi.

Nell’occasione sarà proiettato il video “Citizen Rosi, omaggio ad un grande maestro di cinema”, (2015, 15’ circa) a cura e per gentile concessione di Arci Movie, con il montaggio di Giovanni Bellotti.

Il libro

Con la prefazione di Pasquale Iaccio e l’introduzione di Massimo Rosi, “Le mani sulla città. Dietro le quinte di un film senza tempo” contiene una intervista inedita a Francesco Rosi.

Da un lungometraggio che ha fatto storia, e dalle parole raccolte dalla viva voce di Francesco Rosi, nasce questo testo, frutto di lunghe ricerche su documenti e archivi.

Un backstage in progress che copre un arco di cinquant’anni con interviste inedite, ritagli di giornali, curiosità, aneddoti, voci critiche di valore che testimoniano il retaggio e la ricchezza intramontabile di un film simbolo storico dell’Italia e tragica e attuale denuncia delle collusioni tra potere economico e potere politico corrotto.

L’autrice

Giovanna Gravina è nata a Napoli nel 1978. Si è laureata in Lettere Moderne con una tesi in Storia del Cinema. Coautrice del saggio Riflessi cinematografici della Grande guerra sulla stampa napoletana [in P. Iaccio, Napoli e il cinema (1896 – 2000), ESI]. Grande appassionata di cinema, ha creato e gestito per anni, con Margherita Baldi, il sito Cineapolis sul cinema napoletano.

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