La Bellezza nei secoli a Salerno. Conversazioni con la città per conoscere il centro storico


“La Bellezza nei secoli a Salerno”: è questo il tema del ciclo di conversazioni che ripercorreranno la storia e l’arte della città, dall’età antica all’età contemporanea e che si tengono a partire da venerdì 18 novembre (fino al 27 gennaio) a Palazzo Ruggi D’Aragona, a Salerno.

La manifestazione fa parte del più ampio progetto “Salerno in particolare – Beni culturali e innovazione”, realizzato dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (Dispac) dell’Università degli Studi di Salerno, nell’ambito delle attività promosse dal Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali (Databenc).

L’iniziativa si sviluppa come occasione per presentare il ricchissimo patrimonio, ancora oggi riconoscibile nei musei, nei palazzi, nelle chiese, nel tessuto urbano del Centro storico. Le Conversazioni con la città sono iniziati venerdì 18 novembre (ore 16.30) con l’incontro dal tema Salerno: dagli Etruschi alla colonia latina condotto dalla prof.ssa Angela Pontrandolfo – Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale Università degli Studi di Salerno. La prof.ssa Pontrandolfo, curatrice del video che affianca il progetto “Salerno in particolare”, è stata, tra le altre cose, la curatrice dell’esposizione “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei”, in occasione di Expo2015 a Milano e poi arrivata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e agli Scavi di Pompei. I saluti, affidati per le prossime occasioni al Direttore DiSPaC prof.ssa Mariagiovanna Riitano, in questo appuntamento saranno a cura della prof.ssa Maria Galante, professore ordinario del Dispac, già Prorettore e preside della Facoltà di Lettere.

Il 25 novembre è stata la volta de Il Duomo di Salerno, simbolo di identità cittadina tra Longobardi e Normanni. Se ne discuterà con le professoresse Amalia Galdi e Chiara Maria Lambert, entrambe del Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale del campus di Fisciano.

 Il 16 dicembre le professoresse Loredana Lorizzo e Maria Consiglia Napoli – sempre del Dispac– parleranno di come Ritrarre Salerno: la storia e l’immagine della città in età moderna.

 Il 13 gennaio toccherà al prof. Luigi Guerriero del Dipartimento di Architettura della Seconda Università di Napoli discutere di Salerno, dalla Restaurazione all’Unità: case, strade, mura, porte.

Ultimo appuntamento previsto il 27 gennaio con Salerno contemporanea: dalla città al Campus dell’Università. Relatrice la prof.ssa Maria Passaro – Dispac. Tutti gli incontri saranno ospitati nella sede della Soprintendenza ABAP (Palazzo Ruggi d’Aragona, via Tasso) a partire dalle ore 16.30. I saluti, per tutta la durata delle Conversazioni, saranno affidati al Soprintendente ABAP Francesca Casule, al Direttore DiSPaC prof.ssa Mariagiovanna Riitano. Introdurrà il prof. Donato Salvatore.

Accanto alle conversazioni con la città, il progetto tende alla riscoperta del Centro storico attraverso più eventi fruibili fino al 28 gennaio. Lunedì 14 novembre è stata inaugurata la mostra Salerno in particolare – immagini del centro storico, visitabile, fino al 28 gennaio sempre a Palazzo Ruggi D’Aragona.  Attraverso una grande cartografia tematica georeferenziata interattiva appositamente realizzata e una campagna fotografica mirata, vengono svelati particolari poco noti o “invisibili” della città antica. Cuore pulsante di tutta l’esposizione è rappresentato dalle cento immagini realizzare dal fotografo Ciro Fundarò, recentemente scomparso, che in queste opere ha riportato alla luce la straordinaria bellezza del paesaggio urbano. Le sue immagine, che si svelano per la prima volta agli spettatori, offrono sguardi inediti sul patrimonio culturale e artistico della città.  Un segmento importante è dedicato, inoltre, grazie alla collaborazione con il MUDIF-Museo didattico della fotografia, alla documentazione fotografica dei lavori di restauro del Duomo, diretti negli anni Trenta del Novecento da Michele De Angelis.

In occasione dell’inaugurazione della mostra è stato annunciato il concorso fotografico “Salerno in particolare”, riservato ai giovani salernitani. Spazio alla creatività e alla bravura di aspiranti fotografi che dovranno catturare la loro personale visione del dettaglio e del particolare, prendendo spunto dagli scatti di Ciro Fundarò. Il regolamento al seguente link www.databenc.it a partire dal 21 novembre. Il premio vuole avvicinare i ragazzi al centro storico di Salerno, non solo luogo di movida e aggregazione giovanile, ma anche simbolo di cultura e tradizioni antiche rimaste vive e visibili nei portoni dei palazzi, negli stemmi nobiliari, nelle preziosità delle chiese e negli angoli più suggestivi della città.

Oltre alle conversazioni e alla mostra declinata in più segmenti, spazio anche alle installazioni multimediali Tempi Connessi. Uno sguardo al passato rivolto al futuro che si terranno a Palazzo Fruscione e nel complesso di San Pietro a Corte. Grazie alla concessione di spazi da parte dell’Amministrazione comunale, all’interno di Palazzo Fruscione è stato organizzato un Laboratorio dove il pubblico può conoscere le attività, i prodotti e i servizi realizzati dal Distretto nel Centro Storico e anche sperimentare alcune applicazioni tecnologiche. Nell’ambito del Laboratorio sono attive installazioni multimediali e interattive. Una riguarda la Linea del Tempo dedicata a San Pietro a Corte, finalizzata a fornire una visione della storia del monumento in relazione alle trasformazioni politiche, sociali, culturali di Salerno, offrendo approfondimenti sulle sue fasi di vita o su eventi che lo hanno interessato.

La Linea del Tempo è stata costruita per essere consultata rapidamente, come si fa con un diario, un album fotografico o una raccolta di racconti, con immagini e testi che si possono scorrere lungo l’asse del tempo, scandito in fasi e punti cui corrispondono pop-up di approfondimento.

Al più antico capitolo della storia di San Pietro a Corte è rivolta, invece, una seconda installazione: una ricostruzione in realtà virtuale 3D relativa alla fase romana del monumento, che costituisce lo scenario all’interno del quale si svolge il serious game dal titolo Ippocratica Civitas. Il gioco consiste in un percorso a prove di tema archeologico, il cui superamento consente di visitare virtualmente i vari ambienti di una ricostruzione simulata del complesso antico: giocare può servire a comprendere, immergendosi nel passato.

Al fine di favorire la riscoperta di questo palinsesto della vita millenaria di Salerno, il Distretto ha realizzato al suo interno l’allestimento multimediale Videostoria di San Pietro a Corte, che ne ripercorre la vita dall’età romana ai nostri giorni, sotto la guida di una voce narrante che illustra la stratificazione di fasi e di culture mediante l’ausilio di effetti luminosi, proiezioni e tecniche di image mapping 3D.

In questa valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Salerno, protagonisti anche i Sarcofagi del Duomo, nel loro nuovo allestimento inaugurato il 16 giugno scorso nel quadriportico della Cattedrale di San  Matteo. Per l’occasione sono state realizzate due app, una per normovedenti ed una in versione non/ipo vedenti, quest’ultima ideata in collaborazione all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI).

 Alla storia, ai monumenti, alle tradizioni e agli scorci suggestivi del centro storico, infine, è dedicato il video Attraversare Salerno nel tempo, che ricostruisce il legame tra i luoghi più significativi della città e la memoria attiva trasmessa dal suo patrimonio storico e monumentale. Il video è consultabile all’interno del Laboratorio di Palazzo Fruscione, a Palazzo Ruggi D’Aragona e al Museo virtuale della Scuola Medica Salernitana.

 

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