Impastìli, la prima pizzeria-impastificio. Margherita in tre varianti per il lancio


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E’ caratterizzato da una “variazione di Margherita” il lancio di Impastìli, la prima pizzeria-impastificio della Campania.

Salvatore Kosta, guida operativa del locale di proprietà di Agostino e Giuseppe Palladino (agronomo il primo, avvocato con la passione per la pizza il secondo), per l’apertura, avvenuta qualche giorno fa, (Nola, corso Tommaso Vitale 54) ha pensato di proporre la più tradizionale delle pizze, la Margherita, con tre impasti diversi.

Si tratta – ha spiegato Kosta – dei tre impasti che caratterizzeranno il menù del locale. L’impastificio parte dalla creazione o selezione delle farine, dallo studio del processo di lievi-maturazione dell’impasto per poi arrivare alla sperimentazione dei tre abbinamenti con il topping. E allora, proprio per dare valore all’impasto, abbiamo pensato di proporre un unico condimento, quello della tradizionalissima Margherita, servito su tre diversi impasti proprio per evidenziarne le differenze. Le tre varianti saranno ‘napoletana’, ‘pizza in pala’ e ‘napcrunch’. L’impasto della napoletana è il più vicino a quello della versione più tradizionale con un pizzico di innovazione; l’impasto per la pizza in pala è una fusione di stili tra la focaccia romana e la pizza classica napoletana; l’impasto per la Napcrunch è l’esaltazione della croccantezza al primo morso”.

Nelll’immediato futuro dell’attività c’è poi il progetto, firmato dall’architetto Antonino Pardo (che ha curato anche il locale), di installare il Molino proprio accanto al locale, in modo da consentire ai clienti per la prima volta in assoluto di assistere anche alla produzione delle farine.

Il molino, che è a vista, ha una capacità produttiva di 1 quintale di farina macinata a pietra all’ora.

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