C’è tempo fino al 9 settembre per presentare la propria candidatura e partecipare al bando di ricerca sulla figura di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero.
Il prestigioso concorso, indetto dal Museo Cappella Sansevero in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, prevede per il candidato selezionato una borsa di € 12.000, per l’anno accademico 2018-19.
Il lavoro di indagine richiesto è finalizzato alla valorizzazione del profilo letterario e filosofico-scientifico di Raimondo di Sangro e all’approfondimento del suo ruolo sociale e culturale nel più ampio quadro della Napoli e dell’Europa del Settecento.
Possono partecipare al concorso candidati di età non superiore ai 34 anni, alla data di scadenza del bando (9 settembre 2018), che abbiano conseguito la laurea magistrale o un titolo equipollente presso università italiane o straniere. L’esito della selezione sarà reso noto entro il 15 ottobre 2018.
Il testo integrale del bando, in cui sono indicati tutti i requisiti e i materiali da produrre per la partecipazione, è scaricabile dai siti www.museosansevero.it e www.iisf.it.
Sarà possibile inviare la propria candidatura all’indirizzo di posta elettronica certificata [email protected].
Il periodo di ricerca sarà accompagnato da momenti di approfondimento su Raimondo di Sangro e sul periodo storico interessato e da altri appuntamenti programmati di concerto tra le due istituzioni. Al termine del percorso si terrà una giornata di presentazione del lavoro svolto dal borsista.
L’iniziativa nasce da un accordo tra il Museo Cappella Sansevero e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, che hanno siglato un protocollo d’intesa volto alla creazione di percorsi formativi di eccellenza nei settori di reciproco interesse, alla realizzazione di attività di alta formazione nelle discipline umanistiche, nonché alla promozione di scambi culturali nell’ambito della ricerca scientifica, della sua comunicazione e dell’attività didattica ad essa connessa.
“L’intento principale della neonata collaborazione con lo storico Istituto napoletano e del concorso – dichiara Fabrizio Masucci, presidente del Museo Cappella Sansevero – è quello di sollecitare l’attenzione del giovane mondo accademico sulla complessità di una figura chiave del Settecento, che risulta spesso messa in ombra dall’alone leggendario di cui l’ammanta larga parte della letteratura divulgativa”.
“Promuovere la ricerca di giovani studiosi e creare occasioni di approfondita riflessione sulla peculiarità di figure come quella di Raimondo di Sangro, nodo di congiunzione fra la Napoli settecentesca e l’Europa colta, rappresenta il felice avvio di un percorso che saprà dare i suoi frutti”, aggiunge Massimiliano Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
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