Inps, 13 milioni di CUD già distribuiti


A poco meno di un mese dall’avvio dell’operazione d i distribuzione multicanale del Cud per i pensionati, risultano ritirati circa 13 milioni di certificati: 2,5 milioni scaricati direttamente dal sito istituzionale dell’Inps; quas i un milione inviati per posta su richiesta avanzata al numero verde dagli interessat i o dai loro parenti; 800mila ritirati presso le sedi Inps sul territorio; 8,5 milioni dis tribuiti dagli intermediari (caf, professionisti, patronati, etc.); altri 300mila son o stati inviati per gli altri canali (posta certificata, sportelli postali aderenti a Reti Amic he, sportelli mobili Inps).

“Il bilancio di quest’anno, a fine marzo, nonostant e la novità introdotta e i disagi denunciati, è migliore dell’anno scorso – commenta il direttore generale dell’Inps, Mauro Nori – quando solo alla fine di aprile, trami te l’invio postale, raggiungemmo con il Cud i 18 milioni di pensionati. Direi di più: i dati che abbiamo ci fanno ritenere che ormai la quasi totalità dei pensionati che devono f are una dichiarazione dei redditi ha già ricevuto il proprio Cud”. Infatti dei 18,2 mili oni di pensionati che lo scorso anno hanno ricevuto il Cud, solo 12,5 milioni hanno fatt o una dichiarazione dei redditi (quasi 9 milioni di 730; 3,5 milioni di Unico): è quanto e merge dai dati forniti a Inps dall’Agenzia delle Entrate.

“Siamo disponibili a soluzioni personalizzate – con clude Nori – per evitare i disagi dei pensionati, e il ventaglio di possibilità messe in atto ha dimostrato che la quasi totalità di coloro che devono utilizzare il Cud ha già otten uto il certificato. Lo scorso anno un terzo dei pensionati che hanno ricevuto il Cud a do micilio non ha dovuto fare la dichiarazione dei redditi. Il risparmio di quasi 40 milioni di euro, ottenuto con la messa a disposizione online e multicanale del Cud e del c ertificato di pensione (modello ObisM), non credo che abbia danneggiato i cittadini. La norma prevista dalla legge di stabilità, per nostro tramite, li ha sottoposti a u n cambio di abitudine, necessario per diminuire le spese della Pubblica Amministrazione, ma non ha leso il loro diritto di ottenere le dovute informazioni e certificazioni”. Restano attive tutte le modalità per assicurare anc he nei prossimi giorni la distribuzione del Cud e dell’ObisM.

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