Emergenza covid 19 all’Ufficio Immigrazione di Napoli


Ce lo aspettavamo tutti, doveva succedere ed alla fine… e’ successo. Nella giornata di ieri, 26 agosto c. a., l’ ufficio Immigrazione della Questura di Napoli si è ritrovato, suo malgrado, protagonista di una vicenda che si poteva e si doveva evitare.
Due colleghi, già in isolamento per aver avuto un contatto avvicinato per dovere d’ufficio con un soggetto covid positivo, sono risultati positivi a loro volta. Ai colleghi, il PNFD, augura una pronta guarigione.
Sempre nella giornata odierna, sempre all’ ufficio Immigrazione, si è presentata una persona di sesso maschile covid positiva. I poliziotti, con grande professionalità, hanno messo in moto la macchina burocratica al fine di salvaguardare se stessi e gli altri. Ma la domanda è un’altra.

Perché è successo?
È successo perché all’esterno della struttura dovrebbe essere misurata la temperatura, e non viene fatto. È successo perché all’esterno della struttura dovrebbero essere rispettate le distanze di sicurezza, e non vengono rispettate nonostante l’impegno dei poliziotti in servizio che non possono fronteggiare le oltre duecento unità giornaliere che l’ ufficio immigrazione riceve. Se fin qui l’ amministrazione è stata assente, ci chiediamo, e chiediamo a lei Sig. Prefetto, da domani, quali saranno le sue strategie per la tutela dei poliziotti, delle poliziotte e degli addetti dell’ ufficio Immigrazione?
Ma non le sembra inverosimile che per accedere ad un supermercato ci sia bisogno del “precontrollo della temperatura” e che invece la stessa misura non sia adottata per l’accesso in sicurezza presso una struttura pubblica? I poliziotti non sono agnelli sacrificali e sacrificabili, sono persone comuni che possono contrarre il virus, e lo abbiamo visto, persone comuni che hanno figli piccoli e genitori anziani, persone che meritano rispetto e tutela. Il PNFD, con attenzione, vigilerà su quelle che saranno le future attività di prevenzione poste in essere dall’amministrazione.
Misure di tutela necessarie, che dovranno essere la sanificazione dei locali, la garanzia del non assembramento all’esterno, la distribuzione di mascherine e sanificatori, cose normali, ma vere e proprie utopie per la nostra amministrazione. Inoltre, come intende tutelare tutti quei cittadini che all’esterno dell’ufficio hanno avuto contatto diretto con il soggetto positivo in questione? È infine dovere di questa o. s., dire grazie a tutti i poliziotti dell’ufficio immigrazione per la dedizione e la professionalità dimostrata durante l’ emergenza.

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