Quanto accaduto nel corso della notte tra il 23 e 24 c.m. a Napoli, in particolare nei pressi della sede della Regione Campania, probabilmente non ha analoghi precedenti.
Le Forze dell’Ordine sono state attaccate vigliaccamente da delinquenti che devono essersi infiltrati tra i dimostranti pacifici che contestavano le “chiusure” previste dal Presidente della Regione Campania.
Gli attacchi subiti dagli Agenti Operanti sono stati inauditi e tra l’altro ben documentati da vari video apparsi stamane su più siti internet.
Solo la grande professionalità e fermezza degli appartenenti alle FF.OO. hanno permesso che le cose non degenerassero oltremodo.
Questa metodologia utilizzata dagli appartenenti alla Polizia partenopea non deve però e non può far credere ai criminali che hanno agito con un così bestiale
comportamento, di poter rimanere impuniti e che tutto è loro permesso in Ordine Pubblico.
Come si è innanzi indicato, ci sono numerose video riprese che sicuramente potranno essere utilizzate per il riconoscimento di questi “esseri” che ci vergogniamo di indicare quali “persone”.
Ci attendiamo che vengano presto identificati (se non lo sono già) e puniti esemplarmente dalle vigenti leggi che devono essere applicate come spesso lo sono nei confronti degli appartenenti delle FF.OO.
Non vogliamo essere polemici ma crediamo sia opportuno complimentarsi con tutti gli Agenti Operanti che nel corso della passata notte si sono trovati in una situazione di vera e propria guerriglia urbana, riuscendo a controllare le proprie emozioni e ad evitare ulteriori e peggiori conseguenze.
Ora attendiamo risposte rigide e severe dal Governo e da chi maggiormente lo rappresenta nelle alte sfere.
I Poliziotti hanno bisogno di sentire la Vostra vicinanza e di non ritenersi delle pedine da utilizzare all’occorrenza come “capro espiatorio”.
La situazione nel periodo in corso va sempre maggiormente peggiorando per una pandemia che non accenna a rallentare, anzi…
Bisogna muoversi celermente.
Distinti saluti.
Il Segretario Gen.Nazionale Agg.
Carlo Aliberti
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