“In una situazione politica di estrema criticità come quella che stiamo vivendo negli ultimi tempi, la rabbia, il dissenso e la contestazione trovano terreno più che fertile, generando in taluni casi proteste, contrasto e resistenza. E da questo, poi, scaturiscono duri e pesanti scontri di piazza dove gli unici a pagarne le spese sono i poliziotti”.
Così esordisce Giulio Catuogno, Segretario Generale Provinciale di Napoli del sindacato indipendente di Polizia CO.I.S.P., commentando gli ultimi gravi scontri di piazza avvenuti nella giornata di oggi a Napoli. Durante una manifestazione nei pressi del Conservatorio di San Pietro a Majella, dove si trovava in visita il neoministro della Pubblica Istruzione Maria Chiara Carrozza, un gruppo di studenti vicini all’area “No Global”, ha tentato di forzare un cordone della Polizia. Ne è nato uno scontro nel quale è rimasto ferito un Agente.
A Piazza Plebiscito, invece, un gruppo di studenti che, in attesa dell’arrivo del Ministro Carrozza, stava effettuando un sit-in di fronte al Palazzo del Governo è entrato in contatto con un altri manifestanti appartenenti al Consorzio di Bacino. Ne è scaturita una rissa che ha richiesto l’intervento degli Agenti presenti in loco. Anche in questo caso un poliziotto è rimasto ferito e ha riportato delle lesioni gravi.
“I fatti accaduti oggi a Napoli costituiscono, dopo quello di Roma, un ulteriore campanello d’allarme” afferma il Segretario Generale Provinciale del COISP di Napoli. E continua: “Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai colleghi feriti, ma anche a tutti quei colleghi che quotidianamente si ritrovano a dover affrontare delle criticità come quelle odierne”. “Le forze di Polizia – conclude CATUOGNO – ora più che mai, rappresentano nell’immaginario collettivo la linea di confine tra popolo oppresso e Stato, l’unico ostacolo da abbattere per poter definitivamente afferrare per il bavero i governanti e riportarli alla realtà. E’ vero, il nostro compito è quello di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica, ma troppe esistenze sono state sacrificate a causa della miopia della nostra classe politica. E’ ora che qualcuno si renda conto che anche i poliziotti hanno il sacrosanto diritto-dovere di poter ritornare a casa dai loro figli, dalle loro famiglie, sani e salvi”.
Coisp
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